Dovevano andare in Albania e invece sbarcano in Italia: altri 500 su 3 ONG
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La nave Aita Mari di @maydayterraneo ha traghettato a Catania anche 4 scafisti, ora arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Pure loro “minori che scappavano dalla guerra nei Paesi d’origine”? pic.twitter.com/5YX7ZF4WhU
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 29, 2024
**L’Invasione Continua: La Farsa delle ONG e l’Impotenza del Governo Meloni**
Il nostro Paese è sotto assedio da parte di eserciti nemici, un flusso ininterrotto di clandestini, orchestrato da quelle che si autoproclamano “organizzazioni non governative” ma che, a tutti gli effetti, agiscono come una flotta di traghettamento illegale. La situazione è divenuta tragicamente comica: la Ocean Viking, con a bordo 48 clandestini, è stata dirottata a Brindisi, lontano dalla destinazione inizialmente prevista di Ravenna. La Geo Barents, con 83 persone, ha trovato rifugio a Crotone. Due navi, due esempi lampanti di come l’Italia sia diventata un porto franco per chiunque voglia entrare nel nostro paese senza rispettarne le leggi. E’ in arrivo anche Humanity 1 con 195 migranti, ‘troppo lontana Marina di Carrara’ dicono, Meloni offrirà sicuramente un porto più vicino.
Ma facciamo i conti: in questi ultimi mesi, migliaia di migranti sono stati portati sulle nostre coste: ufficialmente più di 61mila da inizio anno. Se sommiamo gli arrivi ufficiali con quelli non registrati, stiamo parlando di decine di migliaia di individui, centinaia di migliaia da quando Meloni è premier, che sono entrati clandestinamente. Le ONG, con la loro retorica umanitaria, non fanno altro che alimentare questo flusso, rendendoci sempre più impotenti di fronte a un’invasione silenziosa ma non meno devastante.
E dove è il governo in tutto questo? Giorgia Meloni, che aveva promesso di deviare i flussi migratori verso l’Albania, si trova con l’acqua alla gola. La sua strategia sembrava semplice: fermare le navi delle ONG, far rispettare le leggi italiane. Ma cosa è successo? Un paio di “toghe rosse”, magistrati che sembrano più interessati a fare politica che giustizia, hanno bloccato tutto. E così, le navi continuano a sbarcare clandestini, e il governo sembra incapace di fermare questo scempio.
La Meloni, con la sua promessa di “ordine e disciplina” alle frontiere, appare ora come una marionetta nelle mani di un sistema giudiziario che, per qualche motivo, si schiera con chi infrange la legge. Dove sono finiti i piani di respingimento? Dove sono le azioni concrete per chiudere questo flusso? Invece di agire, vediamo solo un balletto legislativo e giudiziario, dove chi dovrebbe proteggere l’Italia si piega alla volontà di chi vuole vederla sommersa da un’ondata migratoria senza fine.
È tempo di chiedersi: chi comanda realmente in Italia? Le ONG, con il loro presunto moralismo, stanno effettivamente sfidando la sovranità nazionale, e il governo, anziché ergersi a difesa del nostro Paese, si trova a negoziare, a discutere, a perdere tempo mentre i confini vengono attraversati come se fossero confini di un gioco per bambini.
L’Italia merita di meglio. Merita un governo che sappia dire no, che sappia imporre la legge e che protegga i suoi cittadini. Fino a quando continueremo a permettere che queste navi, come la Ocean Viking e la Geo Barents, operino impunemente? Fino a quando la nostra sovranità sarà messa in discussione da chi preferisce la via del cuore anziché quella della ragione? È il momento di agire, di proteggere i confini e di ricordare che la vera umanità sta nel garantire un futuro sicuro ai cittadini italiani, non nel lasciare le porte aperte a chiunque attraversi il Mediterraneo.
In ogni caso quando ne mandano in Albania 8 a settimana è una presa in giro per chi vuole il blocco dell’immigrazione. Le promesse erano altre. Ci vogliono i fatti, non slogan e propaganda.
Bisogna bloccare le Ong e i barchini.