Democrazia vigilata: Romania e Georgia votano contro UE e Nato, scatta il colpo di stato

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By V dicembre 6, 2024 19:52

Democrazia vigilata: Romania e Georgia votano contro UE e Nato, scatta il colpo di stato

Viviamo in democrazie vigilate. Il regime liberale non è diverso da ogni altro regime: puoi scegliere tra due caramelle tonde di diverso colore, ma non puoi scegliere la caramella quadrata.

La Sovranità Sotto Minaccia: Il Colpo di Stato in Romania e la Minaccia in Georgia

Nell’arena politica globale, le nazioni che cercano di esercitare la propria sovranità e autodeterminazione spesso si trovano di fronte a pressioni inaspettate e a volte sovversive. Recentemente, la Romania ha vissuto un episodio che solleva dubbi sulla vera natura della democrazia in Europa: un colpo di stato sponsorizzato, secondo alcuni, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Questo evento segna un campanello d’allarme per altre nazioni come la Georgia, dove simili manovre potrebbero essere in atto o in preparazione.

Il Precedente Rumeno:

La Romania, dopo aver visto il candidato filo-russo Calin Georgescu prevalere nel primo turno delle elezioni presidenziali, ha assistito a un colpo di scena senza precedenti. La Corte Costituzionale ha annullato i risultati elettorali, citando possibili interferenze esterne, in particolare da parte della Russia. Tuttavia, emerge un’ipotesi diversa: che questa decisione sia stata influenzata o addirittura orchestrata dalle forze occidentali, in particolare dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, per evitare l’ascesa di un leader che non si allinea perfettamente con le loro politiche.

La Questione della Sovranità:

Questo scenario solleva questioni fondamentali sulla sovranità nazionale e il rispetto della volontà popolare. Se le elezioni possono essere annullate a causa di accuse di interferenza esterna, dove si colloca la linea tra la protezione dell’integrità elettorale e l’intervento indebito nelle decisioni democratiche di un paese? La Romania, membro dell’UE e della NATO, si trova ora in una posizione dove la sua capacità di decidere autonomamente viene messa in discussione.

L’Oligarchia Occidentale:

La situazione rumena non è un caso isolato. In Georgia, la tensione politica è palpabile, con il governo accusato di inclinazioni verso la Russia, nonostante le sue dichiarazioni di obiettivi europei. Il timore è che, come in Romania, qualsiasi deviazione dalle aspettative occidentali possa portare a manovre per cambiare il corso politico del paese. Questo fenomeno suggerisce un’oligarchia internazionale, dove le decisioni sovrane di stati indipendenti sono influenzate, se non controllate, da poteri esterni, in particolare USA e UE.

Conclusione:

La democrazia, nella sua essenza, dovrebbe permettere ai popoli di scegliere i loro leader attraverso elezioni libere e giuste. Tuttavia, quando queste elezioni sono soggette a interventi esterni o ad annullamenti basati su sospetti di interferenze, si entra in un territorio pericoloso che minaccia la stessa nozione di sovranità nazionale. Sia in Romania che potenzialmente in Georgia, ciò che si vede non è la promozione della democrazia, ma piuttosto una forma di oligarchia, dove l’autonomia di un paese viene subordinata agli interessi geopolitici di potenze esterne. La vera democrazia richiede il rispetto della scelta popolare, non la sua sovversione sotto la bandiera della sicurezza o delle alleanze.

Democrazia vigilata: Romania e Georgia votano contro UE e Nato, scatta il colpo di stato ultima modifica: 2024-12-06T19:52:17+00:00 da V
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By V dicembre 6, 2024 19:52
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell dicembre 6, 21:25

    Lo vogliamo ammettere una buona volta che “democrazia” è solo una parolaccia?

    Oggi come oggi significa solamente “NOI FACCIAMO QUELLO CHE CAZZO CI PARE PERCHE’ ABBIAMO DECISO CHE SIAMO I BUONI, LORO INVECE NON DEVONO FARE QUELLO CHE CAZZO GLI PARE PERCHE’ SONO I CATTIVI E DECIDIAMO NOI CHI E’ BUONO E CHI E’ CATTIVO!”

    E i paladini della democrazia sono gli stati uniti, proprio loro che bombardano le città in suo nome… ricordate la famosa fialetta “con le armi chimiche” sventolata da colin powell all’onu come se niente fosse?

    E se la rompeva per sbaglio, ammazzando tutti i presenti?

    Era una suggestione, una balla, peggio di Rabelais con i suoi due pacchetti con la scrtta “poison pour le roi, poison pour la reine” in bella vista sul tavolo della locanda dove mangiava Gargantua (o Pantagruel?) che voleva farsi arrestare per non pagare il conto.

    No, il vero ingrediente della democrazia è il popolo bue che se la beve convinto di essere senziente, maturo e responsabile come sostiene la pubblicità onnipresente…

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