Siria mostra destino degli stati multietnici: oggi Damasco domani il Corvetto

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By V dicembre 8, 2024 11:30

Siria mostra destino degli stati multietnici: oggi Damasco domani il Corvetto

L’esempio della Siria, con la sua caduta in una frammentazione etnica e religiosa dopo la fine del regime di Assad, dimostra quanto i paesi multietnici siano intrinsecamente instabili e tendano alla violenza settaria, un fenomeno già osservato con la dissoluzione della Jugoslavia. In questa luce, l’Italia rischia di ripetere questi errori attraverso l’immigrazione di massa, che potrebbe destabilizzare la coesione nazionale. Le istituzioni italiane, come l’esercito, potrebbero subire le stesse fratture di lealtà etniche viste altrove, dove l’identità tribale prevale su quella nazionale, minacciando la stabilità interna. L’afflusso di migranti porta non solo tensioni sociali ma anche radicalizzare alcune frange, potenzialmente importando il jihadismo nelle città italiane, mettendo a repentaglio la sicurezza e l’unità del paese.

La Frammentazione dei Paesi Multietnici: Un Destino Ineluttabile

La caduta del regime laico di Bashar al-Assad e il conseguente disfacimento dello Stato unitario siriano in emirati islamici estremisti forniscono un esempio lampante di come i paesi multietnici siano intrinsecamente instabili e tendano alla frammentazione e alla violenza settaria. Questo scenario non è nuovo; un parallelo evidente si trova nella disintegrazione della Jugoslavia negli anni ’90, un altro paese che ha visto la propria unità nazionale disintegrarsi sotto il peso delle divisioni etniche e religiose. C’è comunque sempre l’islam di mezzo.

Istituzioni Compromesse dall’Identità Etnica

Una delle prime lezioni che emerge dalla crisi siriana è la mancanza di fiducia nelle istituzioni nazionali, come l’esercito. In Siria, come in altri contesti simili, l’esercito non è stato una forza di unificazione ma piuttosto si è frammentato seguendo le linee delle identità etniche e religiose. I soldati e gli ufficiali tendono ad essere leali verso la loro etnia o fazione religiosa piuttosto che allo Stato, trasformando le istituzioni in strumenti di conflitto interno piuttosto che di stabilizzazione. Senza l’Iran e la Russia l’esercito siriano si è letteralmente disintegrato.

Frammentazione e Violenza Settaria

La Siria, con la sua composizione etnico-religiosa complessa, ha visto come gruppi come gli alawiti, i sunniti, i curdi, e altri si siano contrapposti in una guerra che ha devastato il tessuto sociale del paese. La caduta di Assad ha ora accelerato un processo di disintegrazione già in corso, dove ogni gruppo cerca di assicurarsi il controllo territoriale e politico, spesso a scapito degli altri. Questo scenario rispecchia ciò che è accaduto nella Jugoslavia post-Tito, dove le tensioni tra serbi, croati, bosniaci, e altri hanno portato a guerre devastanti e alla creazione di nuovi Stati lungo linee etniche.

L’Ombra del Jihadismo

Un aspetto particolarmente allarmante della frammentazione siriana è l’ascesa di gruppi jihadisti. Con la caduta del regime, questi gruppi hanno trovato terreno fertile per espandere la loro influenza, non solo in Siria ma potenzialmente anche oltre i suoi confini. La possibilità di vedere scene simili di jihadisti nelle città europee come Londra, Parigi o Bruxelles non è più una speculazione ma una preoccupazione realistica. Questi gruppi, spesso finanziati e supportati da attori regionali e internazionali, potrebbero portare il loro conflitto direttamente nelle società occidentali, sfruttando le fratture sociali e le dinamiche migratorie.

L’Immigrazione di Massa e la Distruzione dei Paesi Monoetnici

Un punto critico è infatti l’impatto dell’immigrazione di massa sugli Stati monoetnici. L’Europa sta già affrontando sfide significative in termini di impossibile integrazione culturale e sociale. L’arrivo di grandi numeri di rifugiati e migranti ha portato ad una evidente destabilizzazione interna, creando tensioni e frammentazioni simili a quelle che hanno portato alla rovina la Siria stessa. Le banlieus parigine sono un esempio e un antipasto. Come il Corvetto.

Questo fenomeno non solo mette a rischio la coesione sociale dei paesi ospitanti ma potrebbe anche facilitare la diffusione di ideologie radicali, come quelle dei jihadisti, che trovano terreno fertile nelle comunità sradicate e in cerca di identità.

In conclusione, l’esempio della Siria ci mostra come i paesi multietnici siano vulnerabili a una frammentazione che può sfociare in violenza sectaria e guerre civili. La lezione è chiara: le lealtà etniche o religiose prevalgono su quelle statuali, le istituzioni dello Stato diventano inutili o, peggio, armi nelle mani di chi cerca di costruire un potere tribale o settario. L’Italia dovrebbe riflettere su queste dinamiche in un’era dove la migrazione di massa sta modificando radicalmente il tessuto sociale: ci stanno trasformando nella Siria del futuro.

Siria mostra destino degli stati multietnici: oggi Damasco domani il Corvetto ultima modifica: 2024-12-08T11:30:00+00:00 da V
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