Selena Gomez e la ‘sua gente’: piange per le espulsioni dei clandestini
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L’attrice e cantante Selena Gomez ha pubblicato un video dove piange per le espulsioni avviate da #Trump.
Poi ha cancellato il video per le critiche: forse ha capito che i “deportati” sono clandestini e/o criminali? #migranti pic.twitter.com/tjFeLZbO0T
— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 28, 2025
Le Lacrime di Selena Gomez: Un Simbolo di Confusione Identitaria
L’attrice e cantante Selena Gomez ha recentemente fatto parlare di sé per un video emotivo, prontamente condiviso e poi rimosso dai suoi canali social, in cui si vede visibilmente turbata e in lacrime per le espulsioni di migranti avviate dalla politica di Donald Trump. La star di “Only Murders in the Building” si è espressa con parole di dolore, sostenendo che “la sua gente” fosse sotto attacco, un’affermazione che ha scatenato un’ondata di critiche e polemiche.
Selena Gomez, nata negli Stati Uniti e di origini messicane, ha mostrato un attaccamento viscerale a coloro che vengono deportati, definendoli “la sua gente”. Questo gesto, inteso forse come un atto di empatia e solidarietà, ha sollevato diverse domande sulla percezione dell’identità e sulla lealtà verso il proprio paese di cittadinanza. Nonostante abbia la cittadinanza americana, il suo pianto pubblico per stranieri che non rispettano le leggi di immigrazione degli Stati Uniti solleva un punto cruciale: anche con la cittadinanza in tasca, alcuni mantengono un legame emotivo e culturale con il paese di origine, talvolta mettendo in secondo piano la loro identità nazionale adottiva.
Il video è stato rapidamente rimosso dopo che Gomez ha ricevuto una pioggia di critiche, che la accusavano di ignorare il fatto che molti di quelli deportati potrebbero essere entrati illegalmente nel paese o aver commesso crimini. Questo ha portato a riflettere se l’attrice si sia resa conto che le sue lacrime potevano essere mal interpretate come un sostegno a chi non rispetta le leggi americane.
La questione va oltre l’atto di solidarietà individuale di Selena Gomez. Alza una questione più ampia sulla coesistenza tra identità culturale di origine e l’adesione ai valori e alle leggi del paese che ha garantito la cittadinanza. Questo episodio mette in luce una tendenza tra cittadini di origine straniera che, pur avendo giurato fedeltà agli Stati Uniti, sembrano schierarsi con chi ne sfida le leggi fondamentali, quasi come se stessero con il “nemico”.
Il dibattito che ne scaturisce non è solo su Selena Gomez, ma su come si gestisce l’identità in un mondo globalizzato, dove le radici etniche possono entrare in conflitto con l’appartenenza civica. Le lacrime di Gomez potrebbero essere un sintomo di una crisi identitaria più profonda, dove la fedeltà alla propria cultura di origine si scontra con le responsabilità verso il paese che ti ha accolto, educato e dato opportunità.
Se lei si sente prima ‘ispanica’ che americana, quando essere americana è comunque un concetto piuttosto astratto, figuriamoci come sia possibile che un marocchino sia mai italiano.
Potrebbe fare come la sua collega Elodie e lottare con forza mostrando le chiappe…
bhe ma questa è meglio, canta con il” microfono in bocca”
ma chi cazzo è sta qua??