USAID finanziava il media globalista POLITICO
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Lo Scandalo del Finanziamento dei Media: USAID e Politico nel Mirino
Milioni di Dollari dei Contribuenti Americani Iniettati in un Gigante dei Media Tedesco per Promuovere Agende Politiche Globliste in Europa
.@PressSec: "I can confirm that the more than $8 million taxpayer dollars that have gone to essentially subsidizing subscriptions to Politico on the American taxpayers' dime will no longer be happening." pic.twitter.com/9uA1imuKtt
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) February 5, 2025
La recente rivelazione che l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha stanziato oltre 8 milioni di dollari per sovvenzionare abbonamenti a Politico ha sollevato preoccupazioni profonde riguardo alla corruzione nei media e all’influenza politica transnazionale. Questa non è semplice speculazione; i fatti sono chiari e allarmanti.
Nel 2021, Politico è stata acquisita da Axel Springer SE, il più grande gruppo mediatico tedesco, che possiede anche Bild e Welt, noti per la loro influenza sulla scena mediatica tedesca. Questi giornali hanno una lunga storia di critiche verso Donald Trump e di promozione delle narrative politiche dell’establishment. Axel Springer SE si autodefinisce “conservatore”, ma il suo sostegno è rivolto principalmente ai partiti CDU, CSU e FDP, mentre ha tentato di sopprimere l’ascesa di partiti di destra come l’AfD.
La connessione tra USAID e Axel Springer SE attraverso Politico solleva domande inquietanti. Se i soldi dei contribuenti americani sono stati utilizzati per finanziare Politico, quali altre risorse sono state indirizzate verso Axel Springer SE o altre organizzazioni mediatiche in Europa e negli Stati Uniti? Questo non è solo un caso di bias mediatico, ma di propaganda statale su scala globale.
Il finanziamento di Politico ha permesso una copertura mediatica che ha favorito narrative anti-Trump, ha amplificato cause di sinistra e ha plasmato il discorso pubblico a favore dell’élite politica. In Germania, i media di Axel Springer hanno apertamente appoggiato Joe Biden e Kamala Harris, mostrando un allineamento politico che va oltre il semplice giornalismo.
Questo scandalo mette in luce un sistema dove il governo degli Stati Uniti potrebbe aver usato fondi pubblici per influenzare non solo l’opinione pubblica interna ma anche quella internazionale, attraverso una rete mediatica transatlantica. La trasparenza su come sono stati spesi questi fondi è essenziale per ripristinare la fiducia nel giornalismo e nella governance.
Non ci si può aspettare che gli stessi media coinvolti in questo scandalo lo riportino fedelmente. Pertanto, è cruciale che ulteriori indagini vengano condotte da enti indipendenti o da personalità come Elon Musk, che hanno già messo in luce la corruzione e l’influenza politica nei media. La democrazia dipende dalla capacità dei cittadini di accedere a informazioni non distorte e indipendenti.
Questo caso non è solo un incidente isolato ma un sintomo di una più ampia infiltrazione di denaro politico nei media, minando l’integrità del giornalismo e la fiducia pubblica. È tempo che si chieda maggiore trasparenza e che si metta fine a tali pratiche di finanziamento che compromettono la libertà di stampa e l’autonomia editoriale.
Se qualcuno sostiene che “politico” abbia la sua sede in Virginia ad un passo dalla sede della cia e del pentagono è solo un complottista, idem per il fatto che sia stato fondato da un gruppetto di trentenni sgallettati.
Hanno finito i soldini pubblici?
Mi ride anche il culo ricordando i tempi della Guerra Fredda, quando la cia stornava fondi dal bilancio nazionale con scuse tipo “acquisto congegno a percussione 200 dollari” ma si trattava di solo di un martello da falegname che ne costava 2… vorrà dire che adesso anche quelli di politico finiranno su Linkedin sperando che qualcunoi li assuma, io no di certo…