UE, 130 milioni di euro ai giornali per dire che la Ue è bella
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UE e la Corruzione Mediatica: 132,82 Milioni di Euro per Manipolare le Elezioni
In un angolo oscuro di Bruxelles, si è scoperta una “zona d’ombra” che rivela come l’Unione Europea stia corrompendo il sistema mediatico con una spesa di ben 132,82 milioni di euro destinati ai media in vista delle elezioni europee di giugno scorso. Questa operazione, orchestrata dalla presidente maltese del Parlamento Europeo Roberta Metsola in stretta collaborazione con la tedesca Ursula von der Leyen, capo della Commissione Europea, e con il supporto del Consiglio dei 27 governi, della Banca Europea degli Investimenti e del Comitato Economico e Sociale, non solo mette in luce l’enorme quantità di denaro pubblico speso in 12 mesi, ma aggiunge un ulteriore strato di preoccupazione alla già controversa distribuzione annuale di fondi ai media, denunciata in passato da “Il Fatto Quotidiano” prima delle ultime elezioni.
Fondi della Commissione europea distribuito ai media per le elezioni europee con nomi e cifre secretati
"A Bruxelles spunta una “zona d’ombra” con fondi Ue per ben 132,82 milioni di euro che sono stati destinati ai media in relazione alle elezioni europee del giugno scorso.… pic.twitter.com/LbGO0UhWdw
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 11, 2025
Questa mega-elargizione non è solo imbarazzante per l’entità della cifra, ma anche per il metodo amministrativo adottato, che, secondo quanto dichiarato dai vertici UE, permette di mantenere segretezza sui singoli pagamenti e sui nomi delle testate beneficiarie. Questo sistema opaco rappresenta un’arma per manipolare l’informazione, un mezzo per imporre una determinata agenda politica attraverso il denaro dei contribuenti europei, ricordando molto il modus operandi dell’USAID negli Stati Uniti.
L’UE, sotto questa luce, non è più un’istituzione che promuove la democrazia e la trasparenza, ma un’entità che corrompe, che utilizza i fondi pubblici per piegare la volontà dei media e, di conseguenza, dell’opinione pubblica. Questa pratica mette in discussione il principio stesso della sovranità democratica, dove l’informazione dovrebbe essere libera e indipendente, non condizionata da chi detiene il potere finanziario.
Per queste ragioni, l’UE deve essere distrutta, o almeno radicalmente riformata. Non possiamo permettere che un’organizzazione che dovrebbe rappresentare i valori europei di libertà e giustizia diventi invece un meccanismo di controllo e manipolazione. L’uso dei fondi destinati ai media durante le elezioni dimostra una chiara intenzione di influenzare il voto, e ciò è inaccettabile in una democrazia. È tempo che i cittadini europei si rendano conto di come i loro soldi vengono usati per compromettere la loro stessa libertà di scelta. La trasparenza, la responsabilità e la vera democrazia devono essere ripristinate, e l’attuale struttura dell’UE, che permette tali pratiche, deve essere smantellata.
Ma dai!
Adesso si scopre che i giornalai dicevano la verità solo perchè avevano l’incentivo dell’aiutino finanziario statale o sovrastatale?
Ma non era illegale per la libera stampa accettare soldi?
Ah no, mi sto sbagliando io: prendono soldi in nome della libertà di espressione, mica perchè si prostituiscono…