Corsa all’oro: mesi per riavere i propri lingotti da Londra, le 140 tonnellate italiane sono ancora lì?
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Preoccupazioni per l’Oro Italiano Conservato a Londra
Recentemente, la stabilità del mercato dell’oro è stata messa in discussione da una serie di eventi economici e politici. La “corsa all’oro” verso New York, scatenata dalle preoccupazioni per i dazi commerciali annunciati dall’amministrazione di Donald Trump, ha avuto conseguenze significative sulle riserve d’oro conservate alla Bank of England, con ripercussioni dirette sull’oro italiano depositato lì.
La Situazione Attuale
Trasferimento di Oro: Negli ultimi due mesi, si sono trasferiti circa 12,2 milioni di once di oro nei magazzini del Comex di New York, segnalando una chiara preferenza per la sicurezza offerta dalle istituzioni americane.
Ritardi nei Ritiri: La Bank of England, una volta nota per la sua efficienza nel gestire le riserve d’oro, ora richiede da quattro a otto settimane per il ritiro dei lingotti, un notevole aumento rispetto ai pochi giorni necessari in passato. Questo ritardo è un indicatore non solo della domanda crescente ma anche di possibili problemi logistici o di sicurezza.
Impatto sui Prezzi: Il prezzo dell’oro ha toccato nuovi massimi, superando i $2.800 l’oncia, a testimonianza del clima di incertezza e della ricerca di beni rifugio da parte degli investitori.
L’Oro Italiano
La Banca d’Italia detiene il suo oro in diverse località, con una significativa quantità storicamente conservata presso la Bank of England:
Regno Unito: 141,2 tonnellate
Svizzera: 149,3 tonnellate
Stati Uniti: 1.061,5 tonnellate
Italia: 1.100 tonnellate
Questa distribuzione non è casuale ma frutto di una strategia di diversificazione del rischio, garantendo che non tutte le uova siano nello stesso paniere. Anche se qualcuno potrebbe notare che l’oro italiano è proprio nelle banche dei paesi vincitori della seconda guerra mondiale che da allora ci controllano. E, con i recenti sviluppi, sorge un’importante questione di sicurezza e accessibilità delle riserve italiane a Londra.
Preoccupazioni Specifiche
Ritardi e Accessibilità: Se un ritiro del 2% delle riserve ha causato un ritardo di 6 settimane, questo potrebbe implicare che la capacità operativa della Bank of England è significativamente ridotta, lasciando aperti interrogativi su quanto oro sia effettivamente disponibile per il ritiro immediato.
Storico e Fiducia: Storicamente, le nazioni hanno visto la Bank of England come un santuario sicuro per le loro riserve d’oro. Ma il ritiro massiccio ricorda le crisi degli anni ’60, suggerendo una mancanza di fiducia che il BoE possa garantire accesso ai depositi in caso di necessità.
Rischio Politico ed Economico: La politica dei dazi e l’incertezza economica globale possono influenzare non solo i mercati finanziari ma anche la sicurezza percepita delle riserve d’oro. Se i paesi iniziano a temere che le loro riserve possano essere “bloccate”, come visto nel 1968, la situazione potrebbe diventare critica.
Conclusione
La Banca d’Italia dovrebbe valutare attentamente la sua strategia di deposito, considerando possibili riallocazioni o rimpatri dell’oro, soprattutto in un contesto di volatilità internazionale. La gestione delle riserve d’oro non è solo una questione di economia ma anche di sovranità e sicurezza nazionale. La situazione attuale richiede un monitoraggio costante e una possibile revisione delle politiche di stoccaggio per assicurare che l’Italia mantenga il controllo e l’accesso ai suoi preziosi beni in qualsiasi scenario futuro.
I tedeschi, in epoca obama-baluba, si erano accorti che il loro deposito in oro presso Fort Knox era stato taroccato col tungsteno ovvero che un lingotto da 1 kg non era più puro al 999/1000 ma solo al 750/1000, cioè che gli avevano fottuto un quarto dell’oro depositato.
Fort Knox non è esattamente un porto di mare ma evidentemente poco ci mancava, soprattutto perchè la cosa non era opera di uno o due dipendenti infedeli ma molti di più e soprattutto “a prova di corruzione”
Cos’è, hanno rifatto lo scherzetto perchè gli era piaciuto?
Per adesso il mercato dell’oro è stabile, vedremo cosa succede… magari hanno solo dimenticato la combinazione del caveau e devono scassinarlo ogni volta per spostare l’oro custodito colà…