Ronde di italiani a caccia di ladri stranieri

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By V marzo 21, 2025 12:09

Ronde di italiani a caccia di ladri stranieri

Milizie nazionali per Palazzo del Pero: lo Stato dia ai cittadini il diritto di difendersi

La cruenta rapina di Palazzo del Pero, avvenuta il 20 marzo nella tarda mattinata, è l’ennesima pugnalata a un’Italia che sta affogando nel caos. Una donna di 60 anni, costretta su una sedia a rotelle, è stata assalita nella sua casa da due balordi col passamontagna: buttata a terra, legata con scotch da pacchi, minacciata di morte e picchiata, tutto per un bottino ridicolo di 60 euro e una catenina d’oro. Le urla della vittima hanno richiamato i vicini, ma i delinquenti erano già spariti. Le indagini, a quanto pare, brancolano nel buio: nessuna telecamera, solo qualche possibile testimone. Intanto, la comunità trema, e la domanda è una sola: fino a quando dovremo subire?

Palazzo del Pero non è un caso isolato. Da Milano ad Avezzano, i cittadini sono sotto assedio: bande di clandestini e criminali, spesso stranieri, rubano, violentano, minacciano, e lo Stato? Sta a guardare. O peggio, protegge i delinquenti con leggi assurde come la Zampa, scarcerazioni rapide e un lassismo che puzza di tradimento. A San Pelino tre minorenni marocchini hanno accerchiato un uomo e minacciato di stuprare sua moglie; a Milano nordafricani finiscono pestati da ronde esasperate come quelle di “Articolo 52”. Ovunque lo stesso copione: lo Stato ha perso il controllo, e chi ci rimette siamo noi.

I residenti di Palazzo del Pero hanno provato a reagire. Dopo un’ondata di furti, hanno creato una chat con 220 persone e organizzato ronde di 40 volontari che si alternano per sorvegliare il territorio. Dicono che funziona: dai 4 furti al mese si era scesi quasi a zero, fino a questo episodio. Ma non basta. Non possono fare miracoli, lo ammettono loro stessi. Segnalano movimenti sospetti, chiamano le forze dell’ordine, ma quando i criminali passano alle vie di fatto – come con questa donna indifesa – nessuno li ferma. Le forze dell’ordine non ci sono, o arrivano troppo tardi. E allora che si fa?

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Serve un passo avanti, deciso e legale. La Costituzione, all’articolo 52, parla chiaro: la difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino. Se lo Stato non sa garantire sicurezza, che almeno ci lasci difendere noi stessi. Basta con ronde improvvisate, basta con cittadini che rischiano denunce per essersi ribellati al terrore. È ora di istituire milizie nazionali di volontari, coordinate da ex militari, con il compito di pattugliare i quartieri, mantenere l’ordine e dare la caccia ai clandestini che ci stanno soffocando. Non vigilantes allo sbando, ma unità riconosciute, formate, armate, con un mandato chiaro: proteggere gli italiani e stanare chi ci minaccia.

Pensate a Palazzo del Pero: 40 volontari già si organizzano, ma senza supporto ufficiale sono solo un cerotto su una ferita che sanguina. Con una milizia nazionale guidata da ex carabinieri o alpini, avrebbero potuto intercettare quei due schifosi prima che entrassero in casa, o prenderli mentre scappavano col loro bottino da quattro soldi. E non solo lì: in tutta Italia, dove 200mila “ospiti” di centri d’accoglienza – molti clandestini o finti minori – girano impuniti, queste milizie potrebbero fare piazza pulita, rimandandoli da dove sono venuti.

Lo Stato deve smetterla di indagare chi si difende e coccolare chi delinque. Abroghi la Legge Zampa, chiuda i centri d’accoglienza, rimpatri chi non ha diritto di stare qui. Ma soprattutto, istituisca queste milizie. Se non lo fa, la rabbia crescerà, le ronde diventeranno legioni, e allora sì che il caos sarà totale. Non è una richiesta, è un ultimatum: dateci il diritto di proteggerci, o ci prenderemo tutto da soli.

Ronde di italiani a caccia di ladri stranieri ultima modifica: 2025-03-21T12:09:17+00:00 da V
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By V marzo 21, 2025 12:09
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