Musulmani celebrano ramadan assaltando la polizia – VIDEO
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Caos e Violenze a Saint-Denis: la Guerra nelle Strade di Francia Presto in Tutta Italia?
Nelle ultime ore, la cité di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, è stata teatro di scene di caos e violenza che hanno sconvolto l’opinione pubblica francese. Al termine del ramadan, bande di giovani islamici hanno attaccato con ferocia i poliziotti e le loro auto, trasformando le strade in un vero e proprio campo di battaglia. Gli agenti, presi di mira con lanci di oggetti, molotov e aggressioni dirette, hanno faticato a contenere l’esplosione di rabbia che sembra essersi radicata in questa zona, nota per le sue tensioni sociali e la forte presenza di comunità immigrate.
Chaos et violences dans une cité de Saint-Denis (93) : des bandes de jeunes attaquent des policiers et leurs voiturespic.twitter.com/d3DL18ZKvD
— Fdesouche.com est une revue de presse (@F_Desouche) March 30, 2025
Non è la prima volta che Saint-Denis diventa il simbolo di un malessere profondo. La cronaca riporta episodi simili avvenuti in passato, ma la brutalità di questi scontri recenti richiama alla mente scene di guerra urbana che non possono essere ignorate. E non si tratta di un caso isolato: basta guardare a ciò che è accaduto a Corvetto, quartiere periferico di Milano, dove per motivi simili – degrado, tensioni etniche e mancanza di controllo – si sono verificati scontri violenti tra gruppi di giovani e forze dell’ordine. Se non si interviene con decisione, queste scene di guerriglia urbana rischiano di diffondersi presto in tutta Italia, trasformando le nostre città in teatri di conflitto permanente.
Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron, che negli ultimi mesi ha alzato i toni contro la Russia, minacciando un intervento militare diretto nel conflitto ucraino, sembra non accorgersi della guerra che già infuria in casa propria. Parigi, invasa da una crescente presenza musulmana – spesso mal integrata e relegata nelle banlieue come Saint-Denis – è una polveriera pronta a esplodere. Le periferie francesi sono abbandonate a sé stesse, lasciate in balia di bande che sfidano apertamente l’autorità dello Stato. Come può Macron pensare di affrontare un nemico esterno quando non riesce a garantire la sicurezza nelle sue stesse strade?
Il parallelismo con l’Italia è inquietante. Corvetto, con i suoi problemi di criminalità e tensioni sociali, è solo un assaggio di ciò che potrebbe accadere su scala nazionale se non si affrontano le cause profonde di questi fenomeni: immigrazione incontrollata, mancanza di integrazione e un’autorità percepita come debole. La Francia di oggi è un monito per l’Italia di domani. Se non si cambia rotta, le “scene di guerra” di Saint-Denis e Corvetto non saranno più eccezioni, ma la norma in un Paese sempre più diviso e fuori controllo.
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