Sedata e violentata a 16 anni da minore ospite centro accoglienza: prima ha accoltellato il cane

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By V marzo 31, 2025 22:00

Sedata e violentata a 16 anni da minore ospite centro accoglienza: prima ha accoltellato il cane

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Seconde generazioni e legge Zampa: un sistema che protegge i carnefici e abbandona le vittime

Un altro episodio di cronaca nera scuote l’Italia, questa volta al Movicentro di Ivrea, dove una ragazza di soli 16 anni è stata sedata, violentata e lasciata piena di lividi, in una vicenda che ha dell’orrore. La denuncia, presentata ai carabinieri di Banchette, racconta una storia agghiacciante: la giovane sarebbe stata drogata e aggredita nella tarda serata di lunedì scorso, dopo un episodio già di per sé brutale, l’accoltellamento del suo cane.

Lo stupratore sarebbe un tunisino, minorenne, residente in una comunità di accoglienza della Valchiusella. E qui si apre una ferita profonda nel sistema italiano: la legge Zampa, che vieta l’espulsione dei minori stranieri, continua a garantire protezione a chi, troppo spesso, si rivela un pericolo per la nostra società.

La ragazzina, ritrovata priva di coscienza e con il corpo martoriato, è stata ricoverata all’ospedale di Ciriè, dove è rimasta in osservazione per due giorni. Le indagini della Procura di Ivrea sono in corso, ma i primi riscontri puntano su un giovane che, grazie alle norme italiane, vive a scrocco in una struttura finanziata dai contribuenti.

Non è un caso isolato: le seconde generazioni di immigrati, spesso cresciute in un limbo tra l’assenza di integrazione e il lassismo delle istituzioni, stanno diventando un problema sempre più evidente. E la legge Zampa, introdotta nel 2017 per tutelare i minori stranieri non accompagnati, si trasforma in un’arma a doppio taglio: impedisce l’espulsione di chi commette reati, lasciando i cittadini italiani alla mercé di individui che non hanno alcun interesse a rispettare le nostre regole.

Il Movicentro di Ivrea, un luogo che dovrebbe essere un punto di transito e aggregazione, è ormai noto come zona di degrado, spaccio e violenza. La presenza di un sospettato tunisino, accolto in una comunità della Valchiusella, solleva domande inevitabili: perché questo ragazzo, già noto per comportamenti problematici, era ancora libero di circolare? La risposta sta in un sistema che privilegia l’accoglienza indiscriminata a scapito della sicurezza. La legge Zampa, con il suo divieto di espulsione per i minori, crea una casta intoccabile: giovani che, invece di integrarsi, sfruttano le risorse dello Stato e, in troppi casi, si rendono protagonisti di crimini efferati. Le seconde generazioni, nate o cresciute in Italia, spesso ereditano il risentimento dei genitori verso un Paese che li accoglie ma non riescono a inserirsi, trasformandosi in una bomba a orologeria sociale.

Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione di un fallimento politico e culturale. Mentre la ragazza di Ivrea lotta per riprendersi da un trauma che segnerà la sua vita, il suo presunto aggressore godeva di vitto, alloggio e protezione, pagati con le tasse degli italiani. Quanti altri casi come questo dovremo sopportare prima che il legislatore si renda conto che la legge Zampa non è una soluzione, ma un problema? L’Italia non può continuare a essere un rifugio per chi delinque, né un terreno fertile per seconde generazioni che, invece di contribuire, diventano una minaccia. È ora di dire basta: servono norme più severe, espulsioni immediate per chi commette reati e un ripensamento totale dell’accoglienza. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, e nessuna legge dovrebbe mai mettere le vittime in secondo piano rispetto ai carnefici.

Sedata e violentata a 16 anni da minore ospite centro accoglienza: prima ha accoltellato il cane ultima modifica: 2025-03-31T22:00:32+00:00 da V
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