Abdul, Mohammed e Osama: hanno stuprato donne e bambini i clandestini spediti in Albania
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Profilo dei 40 clandestini trasferiti in Albania: reati e dettagli
I nomi sono di fantasia, i reati sono veri. Non è possibile fornire una lista completa e dettagliata con i nomi dei 40 clandestini trasferiti in Albania e i reati specifici commessi da ognuno di loro, poiché tali informazioni non sono state rese pubbliche in modo ufficiale e individuale dalle autorità. Tuttavia, possiamo riportare le informazioni aggregate sui loro precedenti penali, basandoci sulle indiscrezioni trapelate e riportate da fonti come il Giornale e Il Tempo, che hanno avuto accesso a dati parziali delle banche dati delle forze di polizia diffuse dal Viminale.
Profilo generale dei 40 clandestini trasferiti in Albania
I 40 clandestini, trasferiti il 12 aprile 2025 al CPR di Gjader in Albania a bordo della nave Libra della Marina Militare Italiana, sono tutti destinatari di decreti di espulsione e considerati socialmente pericolosi. Secondo quanto emerso:
- 60% con precedenti penali: Almeno 24 di loro hanno commesso reati gravi, come riportato dalla banca dati Sdi delle forze di polizia.
- Distribuzione dei reati:
- 10 hanno precedenti per reati contro la persona, inclusi tentato omicidio, violenza sessuale e lesioni.
- 5 sono stati condannati per violenza sessuale.
- 16 hanno commesso reati contro il patrimonio (furti, rapine).
- 7 sono stati condannati per reati legati alla droga.
- I rimanenti hanno violazioni per immigrazione irregolare e uso di false generalità.
- Caratteristica comune: Tutti hanno dichiarato false generalità almeno una volta.
Casi specifici evidenziati
Alcuni profili specifici sono stati messi in luce dalle indiscrezioni:
- Clandestino nordafricano (irregolare dal 2016):
- Ingresso irregolare in Italia: 8 novembre 2016.
- Scarcerato il 30 marzo 2025 dopo un cumulo di pene di 1 anno, 5 mesi e 27 giorni per:
- Porto abusivo di armi.
- Furto.
- Resistenza a pubblico ufficiale.
- Lesioni.
- Ha più condanne per furto, rapina, porto abusivo di armi e lesioni.
- Ha usato più alias e non ha mai cercato di regolarizzare la sua posizione.
- Clandestino nordafricano (entrato nel 2016):
- Condannato a 8 anni di reclusione per:
- Detenzione di materiale pedopornografico.
- Pornografia minorile.
- Adescamento di minori.
- Violenza sessuale aggravata.
- Pornografia virtuale.
- Ha presentato domanda di protezione internazionale, respinta a marzo 2025.
- Clandestino con due espulsioni pregresse:
- Reiterati crimini violenti, tra cui:
- Maltrattamenti e lesioni personali.
- Minaccia di morte alla ex compagna.
- Rissa.
- Detenzione di sostanze stupefacenti.
- Ha aggredito un senzatetto con pugni, calci e una bottiglia di vetro sulla testa.
Contesto e selezione
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiarito che questi individui sono stati selezionati per il trasferimento in Albania perché considerati una minaccia per l’ordine pubblico, in linea con la normativa che dà priorità al trattenimento nei CPR di soggetti con condanne per reati gravi o socialmente pericolosi. Tra i reati emersi ci sono anche adescamento di minori, rissa, atti osceni in prossimità di minori e porto d’armi.
Critiche e limiti
Nonostante le informazioni aggregate, la lista individuale con i nomi e i reati specifici di ciascuno dei 40 non è disponibile, poiché le autorità non hanno rilasciato dati dettagliati per motivi di privacy e sicurezza. Inoltre, le indiscrezioni non coprono tutti i 40 individui, ma solo alcuni casi emblematici. Questo solleva interrogativi sulla trasparenza del processo e sull’effettiva pericolosità di tutti i soggetti trasferiti, anche se i dati disponibili confermano un alto tasso di criminalità tra loro.
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