Bologna, il Comune attacca Fuori dal Coro perché ha svelato il traffico di droga nei centri di accoglienza

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By V maggio 1, 2025 13:18

Bologna, il Comune attacca Fuori dal Coro perché ha svelato il traffico di droga nei centri di accoglienza

Il problema è alla fonte: non devono stare in Italia. Il minore o presunto tale che sbarca va affidato all’ambasciata di riferimento e rimandato a casa dai genitori che li mandano qui a scroccare o peggio.

Bologna, il Comune attacca Fuori dal Coro perché ha svelato il traffico di droga nei centri di accoglienza: i minori stranieri devono essere rimpatriati!

A Bologna, il degrado ha raggiunto livelli intollerabili, e il Comune, invece di affrontare il problema, se la prende con chi lo denuncia. Le telecamere di Fuori dal Coro hanno scoperto un traffico di droga gestito da minori stranieri non accompagnati all’interno di un centro di accoglienza, l’ex scuola elementare Merlani, pagato con i soldi pubblici. La risposta del Comune? L’assessore alla sicurezza urbana Matilde Madrid ha accusato i giornalisti di “impicciarsi”, mentre l’assessore al Welfare ha dichiarato: “Gli altri non lo so”, scaricando ogni responsabilità. Ma il problema è alla fonte: questi minori non devono stare in Italia. Vanno affidati alle ambasciate dei loro Paesi e rimpatriati dai genitori, che li mandano qui a scroccare o, peggio, a delinquere.

Il servizio di Fuori dal Coro, andato in onda il 30 aprile 2025, ha mostrato una realtà sconvolgente: nel centro di accoglienza Merlani, i giovani spacciano droga—cocaina, hashish, pasticche—senza alcun controllo. Uno di loro ha dichiarato: “Abbiamo tutto, fumo, coca, anche una pastiglia che sballa più della cocaina. Qui non ci controlla nessuno, né i carabinieri né gli educatori”. La droga arriva da piazza VIII agosto, dove operano gruppi organizzati. I cancelli del centro sono aperti giorno e notte, e gli educatori, pagati con le tasse degli italiani, non intervengono. Serena Pizzi, l’inviata, ha chiesto spiegazioni ai responsabili, ricevendo solo arroganza: “Questo è un servizio pubblico, uscite dalla proprietà con le telecamere”. Ma che servizio è quello che permette lo spaccio e lascia i ragazzi fuori controllo?

Bologna è la terza città italiana per numero di minori stranieri non accompagnati, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: rapine, risse e violenze. Un residente, a volto coperto per paura di ritorsioni, ha raccontato: “Questi ragazzi hanno spesso il coltello, assaltano anziani e giovani. Siamo allo sbando”. Eppure, il Comune minimizza, mentre i cittadini vivono nel terrore. I centri come Merlani, finanziati con 35 euro al giorno per migrante, sono un business milionario che arricchisce cooperative e associazioni, ma non garantisce né integrazione né sicurezza. In Italia, secondo il Ministero del Lavoro (2023), ci sono 25.000 minori stranieri non accompagnati, e molti di loro finiscono a delinquere: a Catania, sette egiziani hanno stuprato una 13enne a Villa Bellini; a Formigine, un 17enne eritreo ha aggredito una donna mentre faceva jogging.

La legge Zampa, che tutela questi minori impedendone l’espulsione, è un disastro: permette a presunti minori di restare in Italia, anche quando hanno famiglie nei Paesi d’origine, e di sfruttare il sistema. Molti dichiarano età false—nel 2016, il 44% dichiarava 17 anni—per ottenere vitto, alloggio e una paghetta di 100 euro al giorno, mentre gli italiani fanno fatica ad arrivare a fine mese. Basta con questo schifo! I minori stranieri non accompagnati, veri o presunti, devono essere affidati alle ambasciate dei loro Paesi e rimpatriati immediatamente dai genitori, che spesso li mandano qui a scroccare o a delinquere. Non è accoglienza, è un’invasione che ci sta distruggendo.

Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutti i 25.000 minori stranieri non accompagnati, chiusura dei centri di accoglienza, abrogazione della legge Zampa.

Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo accogliere chi non condivide i nostri valori e diventa un pericolo. I ricongiungimenti familiari vanno cancellati, e la cittadinanza deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità. Il governo Meloni deve agire: espulsioni immediate, chiusura dei confini. I cittadini di Bologna meritano sicurezza, non spaccio e degrado. Riprendiamoci la nostra terra, ora!

Bologna, il Comune attacca Fuori dal Coro perché ha svelato il traffico di droga nei centri di accoglienza ultima modifica: 2025-05-01T13:18:24+00:00 da V
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By V maggio 1, 2025 13:18
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2 Comments

  1. Steobaldo maggio 1, 15:38

    mai…mai…mai fidarsi di chi porta gli occhiali alla sommità del cranio (stile Sklein)…ma proprio mai…

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  2. Ul Gigi da Viganell maggio 1, 17:14

    Se sono minori e il comune se ne assume la responsabilità vuol dire che il comune è responsabile di quello che fanno.
    Essere di sinistra è indice di malattia mentale, non lo dico io ma lo dicono i fatti, cazzo…

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