Romania, in testa il candidato filo-russo e anti-UE
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Aggiornamento:
Il leader del partito sovranista Aur, George Simion, favorito nelle elezioni presidenziali in Romania, è in testa con oltre il 40% delle preferenze mentre lo scrutinio delle schede è quasi completato, a oltre il 92%. Lo rende noto la Commissione elettorale centrale della Romania. Il candidato della coalizione di governo Crin Antonescu è invece al secondo posto con circa il 21% dei voti, mentre al terzo posto c’è il sindaco di Bucarest Nicusor Dan con il 19,6%.
”Il popolo romeno ha parlato” e ”nonostante le manipolazioni e gli ostacoli” i romeni ”si sono sollevati”, ha commentato Simion.
Il leader di Aur, riferiscono i media locali, ha detto di essere pronto a nominare il filorusso Calin Georgescu primo ministro in caso di vittoria alle elezioni. I due oggi si sono presentati insieme al seggio per esprimere il loro voto.
“In Romania il popolo ha finalmente votato, liberamente, con testa e cuore. Con buona pace dei ‘signori’ di Bruxelles e dei loro sporchi trucchi. Bravo George Simion!”, ha scritto su X il leader della Lega, Matteo Salvini.
Gli exit poll per il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania del 4 maggio 2025 sono stati pubblicati subito dopo la chiusura dei seggi alle 21:00 CEST. Secondo i dati riportati il candidato filorusso di destra George Simion (AUR) è in testa con una forbice tra il 30% e il 33%. Crin Antonescu (sostenuto da PSD/PNL) e Nicușor Dan (indipendente, ex USR) sono appaiati per il secondo posto, con percentuali tra il 21% e il 23%. Victor Ponta si attesta intorno al 14-15%, mentre Elena Lasconi (USR) è più indietro, al 4-4,4%.
Questi numeri suggeriscono che Simion, alter ego di Călin Georgescu, escluso dalle dopo avere vinto il primo turno poi annullato con la scusa di ‘interferenze’, è in pole per il ballottaggio del 18 maggio, ma la lotta per il secondo posto è serrata. Va notato che i sondaggi rumeni non sono sempre affidabili, come dimostrato dal fallimento nel prevedere il successo di Georgescu nel 2024. Inoltre, il clima di sfiducia verso l’establishment e le proteste per l’annullamento del voto precedente potrebbero spingere molti elettori a non rivelare le loro vere intenzioni, rendendo gli exit poll meno rappresentativi. I risultati ufficiali arriveranno nelle prossime ore, ma per ora Simion sembra avere un vantaggio decisivo.
Lo faranno fuori ….tanto i tiggi’ di merdana e soci pazzio vari dicono sempre che gli ukro vincono quando hanno perso piu di 1M di soldati forse 2M come dice Kennedy…spero che al fronte ci vadano i boomer giornalettisti nostrani tipo il chiattone del foglio che non sa manco allacciarsi le scarpe.