Leone XIV: grazie a Dio Zuppi torna a Bologna a mangiare i tortellini halal
Related Articles
Zuppi non è papa: con Leone XIV scampato il pericolo di un fanatico migrazionista e del tortellino halal
Il Conclave di maggio 2025 ha evitato un disastro per la Chiesa cattolica: il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e temuto papabile, non è stato eletto. Al suo posto, i cardinali hanno scelto Papa Leone XIV, un leader che si spera possa riaffermare la centralità del Vangelo e proteggere l’identità cristiana. Zuppi, noto per il suo fanatismo migrazionista e la sua ossessione per il dialogo con l’Islam, rappresentava una minaccia concreta per la Chiesa e per l’Italia, come dimostrato dalla sua proposta del “tortellino halal”. La sua mancata elezione è uno scampato pericolo, ma il rischio di una deriva multiculturalista resta un monito per il futuro.
Il tortellino halal: il simbolo di una sottomissione
Nel 2019, durante la festa di San Petronio, patrono di Bologna, Zuppi aveva ideato il “tortellino dell’accoglienza”, una versione halal del piatto tradizionale emiliano, bandendo la carne di maiale – lombo, prosciutto e mortadella, come previsto dalla ricetta depositata alla Camera di Commercio – e sostituendola con pollo, ricotta, parmigiano e uova. Il gesto, giustificato come un “riguardo” per i musulmani, aveva scatenato proteste. Monsignor Ernesto Vecchi, parlando al Corriere della Sera, aveva denunciato: “Il tortellino? Se lo trucchi, lo uccidi. Servono i classici ingredienti, se no è un’altra cosa”. Anche la Curia di Bologna aveva ammesso: “L’Italia con i musulmani è un’altra cosa. Una cosa che non ci piace”. Il tortellino halal non era solo un piatto: era il simbolo di una sottomissione culturale e religiosa all’Islam, un cedimento che rifletteva l’approccio di Zuppi verso l’immigrazione e il dialogo interreligioso.
Zuppi aveva difeso la sua scelta con arroganza: “È sorprendente che una normale regola di accoglienza sia interpretata come un’offesa alla tradizione”. Parole che rivelano una mentalità pronta a sacrificare l’identità cristiana sull’altare di un’integrazione a senso unico. La sua vicinanza alla Comunità di Sant’Egidio e la gestione della diocesi di Bologna avevano già mostrato la sua ossessione per i migranti e i musulmani, ma il tortellino halal era stato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Un pericolo scampato con Papa Leone XIV
Se Zuppi fosse diventato papa, la Chiesa avrebbe rischiato di accelerare l’islamizzazione avviata sotto Francesco con iniziative come la Dichiarazione di Abu Dhabi (2019). La sua mentalità avrebbe potuto trasformare il Vaticano in una piattaforma relativista, pronta a cedere terreno all’Islam in nome di un’utopia che ignora le differenze teologiche e culturali. L’Italia, culla del cristianesimo, non poteva permettersi un papa che svendesse la sua identità per compiacere i musulmani.
Fortunatamente, il Conclave ha scelto Papa Leone XIV, un cardinale noto per il suo rigore dottrinale e il suo impegno a difesa della tradizione cattolica. La sua elezione, annunciata il 15 maggio 2025, è un segnale di speranza: la Chiesa può ancora essere un baluardo della fede, non un’appendice del multiculturalismo. Tuttavia, il pericolo rappresentato da figure come Zuppi, pronte a snaturare la nostra civiltà – dal tortellino halal al sostegno alle moschee – non è scomparso. Papa Leone XIV avrà il compito di vigilare, per garantire che la Chiesa resti fedele alla sua missione e non perda la sua anima.
come direbbe Cetto la Qualunque….MInestroniiiiii…comunità di san Topogigiooooo…n’toculo!
…e poi…via…il Minestroni sarebbe stato davvero impresentabile…sembra Gargamella…invece il felino ora al potere ha l’aspetto di un ragioniere lindo e compito…proprio caruccio…