Flat Tax per stranieri: come svendere l’Italia ai riccastri

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By V maggio 19, 2025 16:08

Flat Tax per stranieri: come svendere l’Italia ai riccastri

L’immigrazione è sempre sbagliata. Anche quella dei ricchi.

La flat tax del 2017, che offre un’imposta fissa di 100.000 euro annui sui redditi esteri per chi sposta la residenza fiscale in Italia, ha aperto le porte a miliardari in cerca di un paradiso fiscale e di un buen retiro.

Ma questo afflusso rischia di replicare il disastro sociale di Londra, dove i residenti storici sono stati cacciati da prezzi immobiliari insostenibili, i giovani non riescono a formare famiglie e la natalità è crollata. La flat tax serve per stimolare imprese italiane e occupazione di qualità, non trasformare le nostre città in enclave per riccastri.

Il caso Londra: un avvertimento ignorato

Londra è il simbolo di cosa accade quando una città si piega ai desideri dei super ricchi. Negli ultimi decenni, l’arrivo di oligarchi, magnati e investitori stranieri ha fatto schizzare i prezzi delle case e degli affitti a livelli proibitivi. Quartieri come Kensington o Chelsea, un tempo abitati da londinesi di ogni ceto, sono oggi monopolizzati da proprietà di lusso, spesso vuote, acquistate come investimento. I residenti autoctoni, incapaci di competere con affitti che superano i 2.000 pound per un monolocale, sono stati spinti in periferie lontane, perdendo il legame con le loro comunità. Questo esodo ha avuto conseguenze drammatiche: i giovani, schiacciati da costi insostenibili e lavori precari, rimandano il matrimonio e i figli, contribuendo a un calo demografico preoccupante. Londra è diventata una città ricca ma sterile, dove il lusso ha soffocato la vitalità popolare. Dove i ricchi hanno poi attratto masse di immigrati-schiavi da avere a disposizione per i propri capricci.

L’Italia è a un bivio. Milano, con i suoi grattacieli e il ruolo di capitale economica, sta già mostrando i primi segnali di questa trasformazione. I prezzi immobiliari in centro sono esplosi, con appartamenti che raggiungono i 12.000 euro al metro quadro e affitti mensili di 2.000 euro per un bilocale. Roma non è da meno: nei quartieri esclusivi come Prati o Parioli, il mercato immobiliare è sempre più orientato a clienti stranieri disposti a pagare cifre astronomiche. In Sardegna, la Costa Smeralda è ormai un feudo di miliardari, con ville vendute a 20 milioni di euro, mentre in Lucchesia i francesi acquistano dimore storiche, trasformando borghi rurali in enclave elitarie. Gli italiani, con stipendi medi di 1.500-2.000 euro netti al mese, non possono competire e sono costretti a spostarsi in aree meno centrali, lontano da lavoro, servizi e opportunità.

Una minaccia per la natalità e la coesione sociale

L’Italia affronta già una crisi demografica senza precedenti: nel 2024, il tasso di natalità è sceso a 6,4 nati per 1.000 abitanti, tra i più bassi al mondo. I motivi sono noti: salari bassi, precarietà lavorativa e un costo della vita che rende impossibile per molti giovani acquistare una casa o affittarne una dignitosa. L’arrivo di paperoni stranieri, che gonfiano il mercato immobiliare con acquisti speculativi, aggrava questa crisi. A Milano, un giovane coppia con due stipendi medi fatica a permettersi un affitto in città, figuriamoci un mutuo. A Roma, i quartieri centrali stanno diventando inaccessibili, spingendo i residenti verso periferie mal collegate. In Sardegna, i locali sono esclusi dalle zone costiere, costretti a vivere in aree interne con meno opportunità economiche.

Questo fenomeno non solo impedisce la formazione di nuove famiglie, ma erode l’identità delle città italiane. I centri storici, cuore pulsante della vita sociale e culturale, rischiano di trasformarsi in parchi tematici per turisti e ricchi stranieri. La gentrificazione porta con sé la chiusura di negozi di quartiere, sostituiti da boutique di lusso, e la perdita di spazi comunitari, essenziali per la coesione sociale. Se i giovani italiani non possono permettersi di vivere nelle loro città, la natalità continuerà a calare, condannando l’Italia a un declino demografico irreversibile.

La flat tax serve agli italiani

Salviamo l’anima delle città italiane

L’Italia non può permettersi di sacrificare le sue città sull’altare della ricchezza straniera. Milano, Roma, la Sardegna, la Lucchesia: queste non sono solo mete per vacanzieri di lusso, ma luoghi vivi, con comunità che meritano di prosperare. Replicare il modello Londra significherebbe tradire le nuove generazioni, condannandole a un’esistenza precaria e senza radici. La flat tax deve diventare uno strumento per gli italiani che vogliono creare una famiglia e non per riccastri stranieri.

È ora di dire no a un’Italia-vetrina per riccastri e sì a un Paese che investe nei suoi giovani, nelle sue famiglie e nel suo futuro. Altrimenti, diremo addio non solo a Londra, ma anche all’Italia che amiamo.

Flat Tax per stranieri: come svendere l’Italia ai riccastri ultima modifica: 2025-05-19T16:08:03+00:00 da V
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By V maggio 19, 2025 16:08
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 19, 16:35

    Già, per lo stesso motivo a Ginevra i ginevrini abitano in Francia perchè non possono permettersi gli affitti stratosferici imposti dal mercato.
    La differenza la fanno le troppe organizzazioni internazionali che vi hanno sede, dall’Onu al Cern e quant’altro, che si assumono gli oneri di queste spese… ricordatevelo quando vi chiedono un’offerta per far funzionare la tal organizzazione: prima fanno i cazzi loro e poi, se ne avanza, pensano agli altri e non chiedetevi mai dove vadano veramente i soldi raccolti per gli aiuti in caso di catastrofe…
    A margine ricordo che l’Onu aveva preso un forrìo di SUV VW che costavano il 12% in più del modello analogo Porsche, a parità di motore e di allestimento, perchè tanto i soldi mica ce li mettevano loro…

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