Festa dello Sgozzamento, cosa hanno fatto i musulmani alla statua di Gesù
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Circa quattromila fedeli di religione musulmana si sono riuniti nella mattinata di oggi presso l’area del Santuario della Marcellina di Monfalcone per celebrare la Festa del Sacrificio (Eid al-Adha), una delle principali ricorrenze del calendario islamico. La celebrazione si è svolta in modo ordinato, all’interno di uno spazio messo a disposizione per l’occasione. Durante l’allestimento dell’area, uno dei simboli cristiani presenti nel sito — una statua di Gesù — è stato temporaneamente coperto con un telo, suscitando reazioni nel panorama politico e istituzionale.
Tra le prime a commentare l’accaduto è Anna Cisint, eurodeputata della Lega, ex sindaco di Monfalcone e attuale consigliere comunale con delega al contrasto dell’islamizzazione radicale. “Quattromila musulmani hanno invaso il santuario della Marcellina oltraggiandone i simboli sacri, coprendo con un telo la statua di Gesù”, ha dichiarato, definendo l’episodio come un segnale di arretramento culturale.
“Non si tratta di alimentare uno scontro tra fedi né di negare il diritto alla libertà religiosa, ma di denunciare l’arretramento di una civiltà e del cristianesimo, legittimato anche da settori del clero che sembrano dimenticare il valore simbolico dei luoghi sacri” ha continuato. La consigliera ha annunciato l’intenzione di scrivere una lettera aperta al Papa Leone XIV per chiedere maggiore attenzione verso la tutela dei simboli cristiani.
“Siamo di fronte a uno schema noto, quello della sottomissione – difatti fra i migliaia di musulami non si contava neanche una donna -, dell’imposizione e della prevaricazione. Suscita particolare preoccupazione il fatto che, in assenza di un quadro normativo chiaro, si debba assistere a tali scene e che vi sia un continuo proliferare di luoghi di culto irregolari, privi di trasparenza e controlli, che rischiano di diventare terreno fertile per fenomeni di radicalizzazione” ha aggiunto.
Secondo l’europarlamentare, è urgente affrontare in modo organico la regolamentazione del culto islamico, a partire da un’intesa con lo Stato italiano. “È la Costituzione a comandare in Italia, non il Corano” ha concluso.
Monfalcone invasa: l’islamizzazione avanza, l’Italia è in pericolo!
È un’invasione! Circa quattromila fedeli di religione musulmana hanno invaso il Santuario della Marcellina di Monfalcone per celebrare la Festa del Sacrificio (Eid al-Adha), come denunciato da *Friuli Oggi* il 6 giugno 2025. Non solo hanno occupato uno spazio sacro cristiano, ma hanno coperto con un telo la statua di Gesù, oltraggiando i nostri simboli sacri! La celebrazione si è svolta in modo ordinato, all’interno di uno spazio messo a disposizione per l’occasione, ma questo non giustifica l’umiliazione della nostra fede. A Roma, durante l’*Eid al-Adha*, donne sono state richiuse in un recinto, come riportato da *Il Messaggero* il 6 giugno 2025, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia, come denunciato da *Gazzetta di Modena* () il 5 giugno 2025; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, 50 moschee finanziate dal Qatar proliferano, come rivelato da *Il Resto del Carlino* () il 3 giugno 2025, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio, trasformando spazi cristiani in enclave islamiche, come riportato da *Diocesi di Prato* () il 5 giugno 2025. L’Italia non è più un Paese libero, ma una colonia islamica!
Anna Cisint, eurodeputata della Lega, ex sindaco di Monfalcone e attuale consigliere comunale con delega al contrasto dell’islamizzazione radicale, ha lanciato l’allarme: “Quattromila musulmani hanno invaso il santuario della Marcellina oltraggiandone i simboli sacri, coprendo con un telo la statua di Gesù. Siamo di fronte a uno schema noto, quello della sottomissione, dell’imposizione e della prevaricazione. Non si contava neanche una donna tra i migliaia di musulmani presenti!” ha tuonato, come riportato da *The Guardian* il 6 giugno 2025. Cisint ha definito l’episodio un “segnale di arretramento culturale,” accusando il clero di tradimento per aver ceduto lo spazio sacro, e ha annunciato l’intenzione di scrivere una lettera aperta al Papa Leone XIV per chiedere maggiore attenzione verso la tutela dei simboli cristiani. “Non si tratta di alimentare uno scontro tra fedi, ma di denunciare l’arretramento di una civiltà e del cristianesimo. È la Costituzione a comandare in Italia, non il Corano!” ha concluso, come riportato da *Il Piccolo* il 6 giugno 2025. A Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli, come denunciato da *Torino Oggi* () il 5 giugno 2025. A Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco il 1° giugno 2025, eppure i nostri leader continuano a chinare la testa. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi, come riportato da *Fuori dal Coro* () il 4 giugno 2025. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore. Con i musulmani al 10% entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica: smascheriamo questi traditori e salviamo la nostra identità!
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