Lettera Trump a Ue, Dazi al 30% dal 1 agosto: perché Italia non tratta da sola?
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**L’Italia deve trattare in modo sovrano con gli Usa: l’UE ci mette a rischio con il suo stallo**
Meno di 48 ore dopo l’annuncio di Donald Trump, una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è arrivata a Bruxelles, pubblicata su Truth il 10 luglio 2025. Il presidente americano conferma l’intenzione di imporre dazi del 30% su un’ampia gamma di beni industriali e agricoli europei a partire dal 1° agosto, motivando la mossa con la necessità di “riequilibrare” una relazione commerciale che definisce “profondamente asimmetrica”. “Se per qualsiasi motivo decideste di rispondere aumentando le vostre tariffe, il numero da voi scelto si andrà ad aggiungere al 30% da noi richiesto”, si legge nella missiva, un netto inasprimento rispetto al 20% annunciato ad aprile. Con i negoziati tra Washington e Bruxelles in stallo, l’Italia non può permettersi di restare ostaggio di un’UE che ci espone a rischi mortali.
La Casa Bianca ha già notificato oltre 20 Paesi, e l’attuale livello tariffario del 10% – in vigore dalla pausa di 90 giorni del 9 aprile – è destinato a salire. Per l’Italia, che nel 2023 ha esportato beni per 67,3 miliardi di euro verso gli Usa (con un surplus di 42,1 miliardi, dati Eurostat), il colpo sarebbe devastante: vino, olio e macchinari, pilastri del nostro made in Italy, rischierebbero di essere travolti. L’UE, con la sua incapacità di negoziare efficacemente, ci sta trascinando verso un precipizio, favorendo gli interessi tedeschi – che con un surplus di 85,8 miliardi dominano il commercio con gli Usa – a scapito dei nostri.
L’Italia deve agire in modo sovrano, rompendo la costrizione dell’UE. La lettera di Trump è un chiaro invito a trattare bilateralmente, come già fatto con il Regno Unito. La missione di Giorgia Meloni a Washington del 16 aprile aveva aperto uno spiraglio, e ora è il momento di insistere. Senza un accordo diretto, i prodotti italiani saranno schiacciati dai dazi, mentre l’Europa si arena in un negoziato che tutela Berlino. L’UE ha già dimostrato di non saperci proteggere: la proposta di tariffe zero sui beni industriali di von der Leyen ha lasciato il nostro agroalimentare esposto. L’Italia deve negoziare da sola con gli Usa, prima che il 1° agosto ci costi caro. La nostra sovranità economica è a rischio: basta con le catene di Bruxelles.
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