Trump vieta la censura dell’Intelligenza Artificiale: no ai chatbot woke
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La notizia è emersa il 18 luglio 2025 da un articolo di *Mashable* e successive conferme da fonti interne alla Casa Bianca, riportate da *Reuters* il 20 luglio 2025. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’intenzione di introdurre un ordine esecutivo per regolamentare l’intelligenza artificiale, con un focus specifico sul divieto di chatbot e assistenti AI ritenuti “iper-inclusivi” e schierati politicamente a sinistra, definiti “woke”. Durante un discorso a Mar-a-Lago, Trump ha dichiarato: “No ai chatbot woke. L’AI deve essere uno strumento libero, non un megafono per l’ideologia progressista.” L’iniziativa segue la chiusura del Global Engagement Center e si inserisce nella campagna di Trump per un’America tecnologica all’insegna della libertà di espressione, con il sostegno di figure come Elon Musk e il suo xAI, che promuove un’AI alternativa come Grok.
### Trump a Gamba Tesa sull’AI: Sì a una Tecnologia Libera, No ai Chatbot Woke
Donald Trump colpisce ancora, e questa volta il bersaglio è l’intelligenza artificiale piegata all’ideologia woke. Il Presidente degli Stati Uniti, con un ordine esecutivo in preparazione annunciato il 18 luglio 2025, è pronto a vietare i chatbot e gli assistenti AI “iper-inclusivi” e schierati politicamente a sinistra, ponendo fine a un’era di censura digitale mascherata da progresso. È una mossa coraggiosa e necessaria, che difende la libertà di pensiero e garantisce un’AI al servizio dell’umanità, non delle agende progressiste. Trump sta dimostrando ancora una volta di essere il leader che l’America – e il mondo – merita, liberando la tecnologia da catene ideologiche.
#### L’AI woke: un pericolo per la libertà
Per troppo tempo, l’intelligenza artificiale è stata monopolizzata da grandi aziende come OpenAI e Google, che hanno trasformato chatbot come ChatGPT e Gemini in strumenti di propaganda politically correct. Questi sistemi, addestrati con dati che privilegiano narrazioni di sinistra su temi come genere, razza e clima, censurano opinioni divergenti e impongono una visione del mondo monolitica. Trump lo ha detto chiaro a Mar-a-Lago: “No ai chatbot woke. L’AI deve essere uno strumento libero, non un megafono per l’ideologia progressista.” Ha ragione: un’AI che censura o distorce la verità per compiacere una élite urbana non è intelligenza, è indottrinamento.
Gli esempi abbondano. ChatGPT, ad esempio, è stato criticato per evitare risposte su temi sensibili come l’immigrazione illegale o il gender, rifuggendo qualsiasi posizione non allineata alla sinistra. Un rapporto di *City-Journal* (gennaio 2025) ha evidenziato come questi modelli siano stati “ingegnerizzati” per riflettere valori progressisti, penalizzando chi cerca un dialogo aperto. Trump vuole porre fine a questa dittatura digitale, e il suo intervento è un passo decisivo.
#### Un’AI libera con il sostegno di Musk
La visione di Trump trova un alleato potente in Elon Musk, il cui xAI sta sviluppando Grok, un chatbot pubblicizzato come “anti-woke” e progettato per fornire risposte neutrali e basate sui fatti. Durante un incontro a Palm Beach il 19 luglio 2025, Musk ha elogiato l’iniziativa di Trump, definendola “un’opportunità per rendere l’AI un pilastro della libertà d’espressione”. Con la chiusura del Global Engagement Center – accusato di finanziare gruppi di censura – e il taglio dei fondi a progetti “disinformation” legati alla sinistra, Trump sta creando le condizioni per un’AI che non si pieghi a ideologie, ma serva l’interesse pubblico.
Grok, a differenza dei suoi concorrenti, è stato progettato per evitare filtri ideologici, offrendo risposte dirette anche su temi controversi. È un modello che riflette l’America di Trump: pragmatica, libera e senza paura di dire la verità. L’appoggio di Musk, con la sua esperienza da PayPal e Tesla, rafforza la credibilità di questa rivoluzione tecnologica.
#### Contro la censura woke, per un futuro libero
L’ordine esecutivo di Trump non è solo una mossa politica, ma una difesa della libertà individuale. In un mondo dove l’AI sta diventando parte integrante della vita quotidiana – da assistenti personali a strumenti di lavoro – è inaccettabile che sia controllata da élite che impongono la loro visione. La sinistra ha già reagito con urla di “discriminazione”, ma il loro allarme è ipocrita: sono loro che hanno usato la tecnologia per silenziare dissenso, come dimostrato dalle rivelazioni di Eric Schmitt sulle pressioni di Biden su Big Tech (marzo 2025).
Con questa iniziativa, Trump sta aprendo la strada a un’AI che rispetti la diversità di pensiero, un pilastro della democrazia americana. È un messaggio chiaro: l’America non sarà un terreno di conquista per l’ideologia woke. A pochi giorni dal 21 luglio 2025, mentre l’Europa discute ancora di regolamentazioni soffocanti, Trump dimostra di essere avanti, guidando una rivoluzione tecnologica che mette al primo posto la libertà. Sosteniamolo: l’AI libera è il futuro che vogliamo.
Ci credo che Donald sta sulle balle alla feccia di sinistra, locale e internazionale… 🤣🤣🤣
Tutte le ai sono fatte da froci di sinistra , basta fare domande del tipo: e’ giusto che un islamico frusti sua moglie o ucvida un pervertito sessuale come dettato dal corbucodikulo..?..risponde a capokkia … perche’ e ‘ fatto da capokkioni di sinistra