Droni ucraina su basi russe partiti da camion kamikaze: Kiev vuole guerra globale

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By V giugno 1, 2025 13:05

Droni ucraina su basi russe partiti da camion kamikaze: Kiev vuole guerra globale






Ucraina scatena attacchi droni su basi russe


Ucraina scatena attacchi droni su basi russe: Kiev punta alla guerra globale mentre perde contro Mosca

Una serie di attacchi coordinati senza precedenti ha colpito la Russia nella notte e nella giornata di oggi, rivelando la disperazione di un’Ucraina sull’orlo della sconfitta militare contro Mosca. Le forze di Kiev, attraverso un’operazione attribuita alla Sicurezza di Stato ucraina (SBU) e denominata “Pavutyna” (“Ragnatela”), hanno preso di mira infrastrutture strategiche nelle regioni di Bryansk, Kursk, Murmansk e, per la prima volta, Irkutsk, in Siberia. Lungi dal cercare la pace, questi attacchi sembrano un tentativo deliberato di provocare una guerra globale, proprio mentre la Russia propone negoziati per il 2 giugno a Istanbul.

Escalation per sabotare la pace

Gli attacchi si sono articolati su più fronti:

  1. Sabotaggi ferroviari: Nelle regioni di confine di Bryansk e Kursk, tre attentati hanno danneggiato infrastrutture chiave. A Bryansk, un’esplosione ha distrutto un ponte, causando il deragliamento di un treno passeggeri e almeno sette morti. A Kursk, un ponte ferroviario è crollato sotto un treno merci, ferendo il conducente. Le autorità russe denunciano sabotaggi orchestrati da Kiev per destabilizzare il fronte interno.
  2. Droni kamikaze da camion: Le basi aeree di Olenya (Murmansk) e Belaya (Irkutsk) sono state colpite da droni FPV lanciati da camion. A Olenegorsk, testimoni hanno visto droni uscire da un veicolo vicino a una stazione di servizio; il conducente, arrestato, sarebbe una pedina inconsapevole. A Irkutsk, la base di Belaya, a oltre 4.000 km dall’Ucraina, ha subito danni significativi, con esplosioni visibili. Questi attacchi, i primi in Siberia, dimostrano l’audacia di Kiev, ma anche la sua volontà di escalare il conflitto.
  3. Colpo all’aviazione russa: L’operazione ha danneggiato o distrutto oltre 40 velivoli, tra cui bombardieri Tu-95, Tu-22M3 e aerei radar A-50, vitali per le operazioni russe. Fonti ucraine vantano la distruzione di almeno quattro Tu-95 a Olenya, con perdite stimate in miliardi di dollari.

Una provocazione alla vigilia dei negoziati

L’operazione, pianificata per mesi, è stata lanciata alla vigilia del secondo round di colloqui a Istanbul, un momento cruciale per la de-escalation. La Russia, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ha proposto un memorandum di pace per affrontare “le cause profonde della crisi”. Tuttavia, Kiev, consapevole della sua imminente disfatta militare – con infrastrutture al collasso e truppe esauste – sembra voler sabotare ogni possibilità di dialogo. “Questo è un atto politico-militare per provocare Mosca e trascinare la NATO in una guerra globale”, ha commentato un analista, definendo l’attacco un errore strategico che rafforzerà la determinazione russa.

Due attacchi sono falliti: una base è stata protetta da difese antiaeree, e un camion di droni è esploso prima di raggiungere l’obiettivo. Ciò dimostra che l’Ucraina non è invincibile, ma la sua insistenza su operazioni spettacolari rivela una strategia di provocazione, non di vittoria. “Un drone da 600 dollari può distruggere un bombardiere da 100 milioni, ma non cambia l’esito della guerra”, ha commentato un osservatore, sottolineando che la fanteria russa continua a dominare il campo.

Kiev contro la pace, Mosca verso la vittoria

Mentre l’Ucraina moltiplica le provocazioni, la Russia minimizza l’impatto a lungo termine degli attacchi. “I Tu-95 sono robusti, torneranno in servizio. La nostra campagna aerea non è compromessa”, ha dichiarato un portavoce militare russo. Lavrov ha ribadito l’impegno per i negoziati, ma ha avvertito: “Kiev deve smettere di giocare col fuoco”. Zelensky, invece, insiste su un “cessate il fuoco incondizionato”, una richiesta irrealistica che nasconde la volontà di prolungare il conflitto per ottenere più armi dall’Occidente.

L’Europa, guidata dalla Germania di Friedrich Merz, che promette missili a lungo raggio per Kiev, rischia di essere trascinata nel baratro da questa strategia suicida. La Russia, con la sua superiorità militare e la proposta di dialogo, offre una via d’uscita. Kiev, ormai in rotta, sceglie invece la strada della distruzione globale, mettendo a rischio la stabilità mondiale.


Droni ucraina su basi russe partiti da camion kamikaze: Kiev vuole guerra globale ultima modifica: 2025-06-01T13:05:15+00:00 da V
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By V giugno 1, 2025 13:05
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4 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 1, 14:14

    E’ la seconda volta che i bastardi provocano la Russia andando a colpire elementi della “Forza nucleare” per provocare una reazione da parte di Mosca che inneschi il conflitto planetario, solo i massoni, i mentani e gli orfininisti non riescono a capirlo perchè credono di cavarsela, dopo.
    Arriverà un “nocciòlo” su kiev, visto che il primo non è stato compreso… se poi becca la diga del lago che sovrasta kiev, speriamo che seppelliscano bene i cadaveri perchè puzzano già da vivi…

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  2. Steobaldo giugno 1, 15:35

    gli ucraini hanno ragione da vendere…poi, certo, si devono fare i conti con la realtà…

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  3. Marino Danielis giugno 2, 09:08

    se siamo arrivati a questo punto è colpa di Putin: una nazione in guerra cosa fa? bombarda ed elimina tutti i nodi ferroviari, stradali e aeroportuali del nemico che così non può ricevere aiuti da nessuno ed invece a tre anni dal conflitto strade, ferrovie, aeroporti ucraini sono tutti quasi intatti. Non riesco a capire la strategia delle truppe russe ….i

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  4. Ul Gigi da Viganell giugno 2, 10:43

    Le uniche ragioni che hanno gli ucraini da vendere sono che sono stupidi e irresponsabili.
    I bombardieri della Triade Nucleare devono essere sempre visibili in base al Trattato Salt2 tuttora in vigore, per dimostrare alla controparte che non sono in corso preparativi di attacco: bisogna essere dei coglioni per scegliere di colpire tali bersagli, sperando magari che gli altri non reagiscano a dovere.
    Gli attacchi alle infrastrutture richiedono il trasporto dei droni elettrici – gli stessi con cui voi giocate al parco – sino a poche centinaia di metri dall’obiettivo e se nessuno se ne accorge c’è di mezzo molta corruzione.
    Infine i sabotaggi alle infrastrutture sono opera di ragazzotti russi intortati su tiktok dai servizi ukraini e qui la risposta è puramente economica: i genitori ricevono il conto da pagare per i danni prodotti dalla prole, che viene raddrizzata con quelle sberle patriarcali proibite dagli eurofroci.
    Se tifate per kiev spero che abbiate almeno un buon tornaconto per farlo…

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