Gli italiani uccisi dagli immigrati: cercasi eletto che legga i loro nomi in Parlamento

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By V luglio 22, 2025 17:15

Gli italiani uccisi dagli immigrati: cercasi eletto che legga i loro nomi in Parlamento

Oggi la sinistra ha fatto la solita sceneggiata leggendo i nomi delle vittime del cosiddetto ‘femminicidi’. Mai che un parlamentare di destra trovi il coraggio di fare la cosa più normale del mondo: leggere i nomi delle vittime italiane degli immigrati. Che sono molte di più.

Ecco una lista molto parziale.






La Spoon River dell’Immigrazione in Italia


La Spoon River dell’Immigrazione in Italia: Le Vittime Dimenticate

Oggi, mentre in Parlamento la sinistra inscena l’ennesima lettura dei nomi delle vittime di femminicidio, un silenzio assordante avvolge un’altra tragedia: quella delle vittime italiane di reati commessi da immigrati. Nessuno ha mai avuto il coraggio di alzarsi e leggere, forte e chiaro, i loro nomi. Eppure, queste storie meritano di essere raccontate, perché ogni nome rappresenta una vita spezzata, una famiglia distrutta, un’ingiustizia spesso taciuta. Questa è la Spoon River dell’immigrazione in Italia, una lista tragica e parziale. Ci scusiamo se, per mancanza di spazio o informazioni, qualche nome è stato omesso: ogni vittima merita memoria.

Le vittime: nomi e storie

Ecco i nomi di alcune delle vittime italiane di reati commessi da immigrati, ricostruiti attraverso fonti attendibili. Questa lista, pur incompleta, è un grido di dolore per chi è stato dimenticato.

  • Pamela Mastropietro (1999-2018): Diciottenne romana, seviziata, uccisa e fatta a pezzi da Innocent Oseghale, nigeriano con precedenti per spaccio. Il suo corpo fu ritrovato in due valigie a Macerata, un caso che ha sconvolto l’Italia.
  • Desirée Mariottini (2002-2018): Sedicenne di Cisterna di Latina, drogata, violentata in gruppo e lasciata morire in uno stabile abbandonato a Roma da immigrati africani. I giudici parlarono di “indifferenza assoluta verso la sua vita”.
  • Ilaria Leone (1987-2013): Uccisa a Castagneto Carducci da un albanese, in un contesto di degrado e criminalità legato a una gestione incontrollata dell’immigrazione.
  • Elena Lonati (1988-2019): Strangolata a Milano da un dominicano con permesso di soggiorno. La sua morte ha messo sotto accusa l’insicurezza urbana.
  • Nadia Pulvirenti (1985-2019): Uccisa a coltellate a Catania da un extracomunitario. Un delitto che ha lasciato una comunità sotto shock.
  • Stefano Leo (1985-2019): Giovane torinese sgozzato sul lungofiume da Said Mechaout, marocchino, che confessò di aver scelto una vittima “felice” per sfogare la sua frustrazione. La pena di 30 anni è stata ritenuta troppo lieve.
  • Filippo Limini Senapa (1995-2020): Giovane perugino, ucciso in una rissa da un gruppo di nordafricani. La sua morte ha evidenziato il problema delle gang giovanili.
  • Guido Pelliciardi e Lucia Comin (1939-2018): Coppia di anziani massacrata a Lignano Sabbiadoro da un cubano, Reiver Laborde Rico, per una rapina. Un crimine efferato che ha scosso il Friuli.
  • Maurizio Gugliotta (1968-2019): Sgozzato a Torino da un africano durante una lite. La sua morte è passata quasi inosservata, sommersa dal silenzio mediatico.
  • Mirko Farci (2001-2021): Diciannovenne sardo, morto per difendere la madre da un pakistano, Masih Shahid, che la perseguitava. La zia di Mirko ha dichiarato: “Nessuna pietà per l’assassino”.
  • Ermanno Masini (1948-2011): Massacrato a Milano da Adam Kabobo, ghanese, che colpì a picconate tre passanti, uccidendone due. Il padre di una vittima denunciò: “Il PD vuole sostituirci con gli immigrati”.
  • Daniele Carella (1989-2020): Ucciso a coltellate a Riccione da un nordafricano. Un giovane strappato alla vita in un contesto di violenza gratuita.
  • Alessandro Carolé (1996-2020): Morto a Roma, vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di immigrati. La sua storia è un monito sulla sicurezza nelle periferie.
  • Stella Manzi (1993-2021): Uccisa a Roma da un romeno con precedenti penali. La condanna dell’assassino è stata giudicata troppo lieve.
  • Maddalena Urbani (2000-2021): Giovane romana, uccisa da un profugo con permesso umanitario, condannato a 14 anni. La sua morte ha riacceso il dibattito sui permessi di soggiorno.
  • Alice Bros (1997-2021): Morta a causa di un immigrato, anche se la dinamica del decesso rimane poco chiara. Il caso ha comunque sollevato polemiche sulla gestione dell’immigrazione.
  • Riccardo Laugeni, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi, Giovanni Mattiuzzo, Asia Nasoni, Daniele Pongetti, Benedetta Vitali, Mattia Orlandi, Emma Fabini, Eleonora Girolimini (1997-2018): Vittime della strage di Corinaldo, causata da una gang multietnica che usò spray al peperoncino in una discoteca, provocando il panico. Le condanne, tra 10 e 12 anni, sono state ritenute inadeguate.
  • Antonio Vitale (1964-2019): Ucciso a Napoli da un africano. La sua vita è stata valutata solo 9 anni di carcere per l’assassino, un verdetto che ha indignato la famiglia.
  • Valeria Solesin (1987-2015): Morta nell’attentato al Bataclan di Parigi, per mano di terroristi islamici. Uno degli attentatori, Salah Abdeslam, dichiarò: “Non c’è altro dio se non Allah”.
  • David Raggi (1988-2015): Ucciso a Terni da un marocchino, Amine Aassoul, che dopo la sentenza mostrò il dito medio in tribunale, ferendo ulteriormente la famiglia.
  • Danilo Lucente Pipitone (1993-2020): Massacrato a sprangate da un tunisino per una disputa su un parcheggio. L’assassino gridò: “È mio, togliti italiano”.
  • Pierluigi Rotta e Matteo Demenego (1985-2019, 1988-2019): Poliziotti uccisi a Trieste da un dominicano, Alejandro Stephan Meran, dichiarato “incapace di intendere” e rilasciato. Un caso che ha sollevato indignazione.
  • Cristian Martinelli (1994-2020): Ucciso a sprangate a Milano da un gruppo di immigrati. Altri quattro arresti non hanno alleviato il dolore della famiglia.
  • Simone Stucchi (1999-2020): Finito a coltellate a Milano da una baby gang di origine africana. Un’altra giovane vita spezzata in un contesto di violenza urbana.

La narrazione taciuta

Queste storie rappresentano solo una parte di un fenomeno spesso ignorato o minimizzato. Mentre i media si concentrano su altre narrazioni, le vittime di reati legati all’immigrazione – spesso commessi da persone con permessi umanitari, irregolari o con precedenti – restano nell’ombra. Secondo i dati del Viminale e Istat, gli stranieri, pur essendo circa il 9% della popolazione, sono responsabili di una percentuale sproporzionata di reati violenti, incluse violenze sessuali (oltre il 40% delle denunce).

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato nel 2024 che “c’è un’incidenza maggiore di violenze sessuali da parte di immigrati, soprattutto irregolari”, citando dati reali ma suscitando polemiche. La sottodenuncia e la difficoltà di tracciare i reati commessi da stranieri irregolari rendono il quadro ancora più complesso.

Un appello alla memoria

Ogni nome in questa lista è una persona, non una statistica. È tempo che qualcuno, in Parlamento o altrove, legga questi nomi ad alta voce, per ricordare che anche queste vite contano. La Spoon River dell’immigrazione in Italia non può restare un canto dimenticato.

Cerchiamo un parlamentare che legga, alto e forte, i nomi delle vittime italiane degli immigrati. Finora l’ha fatto nessuno.

Ecco i loro nomi, queste sono le vittime degli ultimi anni di immigrazione. E’ una lista tragica e parziale, e ci scusiamo se ne abbiamo dimenticato anche solo uno. Anche questa è sostituzione etnica: perché prima di sostituirci devono anche ucciderci.


Gli italiani uccisi dagli immigrati: cercasi eletto che legga i loro nomi in Parlamento ultima modifica: 2025-07-22T17:15:38+00:00 da V
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By V luglio 22, 2025 17:15
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