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**Roma Sotto Assedio: Turisti e Giovani Presi di Mira, ma la Giustizia Gioca**

Roma, la città eterna, è diventata il terreno di caccia per bande di criminali che non rispettano né le leggi né la dignità dei cittadini e dei turisti. I recenti eventi, con quattro giovani tunisini che hanno terrorizzato le strade della capitale, sono la prova lampante di un sistema in crisi, dove la giustizia sembra più preoccupata di sembrare “giusta” che di essere efficace.

Parliamo di un 19enne e tre 18enni tunisini, che senza remora alcuna, hanno preso di mira turisti e giovani romani, minacciandoli con coltelli, picchiandoli e rapinandoli. Questo non è solo un atto di delinquenza; è un affronto alla sicurezza pubblica, un attacco al cuore stesso di una città che vive di turismo e cultura.

Ma cosa succede quando questi criminali vengono catturati? La risposta è tanto incredibile quanto frustrante. Due di loro sono stati rilasciati con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Obbligo di presentazione? Come se firmare un registro potesse compensare il terrore inflitto. E per gli altri due, il divieto di dimora nel comune di Roma. In pratica, sono stati invitati a esportare la loro criminalità altrove, magari in un’altra città italiana dove potranno continuare indisturbati.

Questa decisione non è solo un errore, è un insulto alla giustizia e alla società. Dimostra una volta di più come il nostro sistema legale sia più interessato a proteggere i diritti dei criminali piuttosto che le vittime. Come si può pensare che misure così blande possano dissuadere questi individui dal continuare il loro comportamento criminale? È come mettere una toppa su una diga che sta crollando.

Roma merita di meglio. I suoi cittadini e i turisti che vengono a visitare le sue bellezze meritano di sentirsi sicuri, non di dover guardare alle proprie spalle in ogni momento. Questo non è solo un problema di ordine pubblico; è un fallimento della giustizia nel proteggere la comunità.

È tempo che i magistrati e il sistema giudiziario tutto ripensino seriamente alle loro priorità. La sicurezza dei cittadini deve venire prima di ogni altra cosa. Non possiamo permetterci di vivere in una città dove i criminali hanno più diritti delle loro vittime. Non possiamo accettare che Roma, simbolo di civiltà e storia, diventi il teatro di una giustizia che sembra più preoccupata di apparire umana che di essere giusta.

Questa è la realtà di Roma oggi: una città sotto assedio, non solo dalle bande criminali, ma anche da un sistema che non protegge chi dovrebbe. È un richiamo urgente a un cambiamento, a un ritorno alla vera giustizia, dove chi delinque paga realmente per i suoi crimini, e dove la sicurezza non è un miraggio, ma una realtà tangibile per chi vive e visita la capitale.

Roma, i “quattro ragazzi” che picchiavano, minacciavano con coltelli e rapinavano turisti e giovani sono tunisini, un 19enne e tre 18enni.

Sono in carcere?

No! Per due di loro, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre, per gli altri due, divieto di dimora nel… pic.twitter.com/W4dMFoLZ3u

— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 29, 2024