La paghetta dei clandestini è il doppio delle pensioni minime
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Pensioni Minime vs. Accoglienza Clandestini: Una Vergogna Nazionale
L’Italia è di fronte a una situazione che grida vendetta: mentre le pensioni minime vedono un incremento a 616,67 euro al mese, i nostri anziani, che hanno dedicato la loro vita al lavoro e alla costruzione del paese, continuano a ricevere meno di quanto viene dato a chi non ha mai contribuito alla società italiana. Parliamo dei 140mila clandestini ospitati nei centri di accoglienza italiani, che ricevono, in vitto, alloggio e una paghetta giornaliera, un supporto che ammonta a 45 euro al giorno.

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Facciamo i conti: 45 euro al giorno per 30 giorni significa 1.350 euro al mese. Questa cifra, che comprende vitto, alloggio e una paghetta, supera di gran lunga la pensione minima che gli italiani percepiscono dopo anni di contributi. È una vergogna che i nostri anziani, molti dei quali vivono in condizioni di povertà, debbano affrontare la vecchiaia con meno di quanto viene dato a chi entra nel nostro paese illegalmente.
Questo paragone non è solo una questione di numeri; è un grido di allarme sulla gestione delle risorse pubbliche e sul rispetto per chi ha costruito l’Italia. Da una parte, abbiamo cittadini che hanno pagato le tasse, che hanno lavorato duramente, che ora devono fare i conti con una pensione che spesso non basta per coprire le spese più basilari. Dall’altra, c’è un sistema di accoglienza che sembra premiare chi non ha alcun legame con il nostro paese, offrendo loro un sostegno che supera di gran lunga ciò che i nostri anziani ricevono.
Il problema non è solo l’equità, ma anche la percezione di giustizia e dignità. Come possiamo spiegare a chi ha dedicato una vita al lavoro che l’Italia valuta di più il mantenimento di chi non ha mai contribuito, rispetto a chi ha dato tutto? Questa situazione è insostenibile e mette in luce un sistema che sembra aver perso il senso della giustizia sociale.
È tempo di ripensare seriamente alla nostra politica di accoglienza e ai sussidi che vengono erogati. Gli anziani italiani meritano di vivere la loro vecchiaia con dignità, non di essere messi in secondo piano rispetto a chi entra illegalmente nel nostro paese. Dobbiamo garantire che le pensioni minime riflettano un riconoscimento per il contributo dato alla società, e non diventino un triste paragone con quanto viene offerto a chi non ha mai pagato un contributo.
Questa non è solo una questione economica, ma di etica e di giustizia. Gli italiani, soprattutto i nostri anziani, devono venire prima di tutto. È una vergogna che, nel 2025, l’Italia non riesca a garantire ai suoi cittadini più anziani ciò che offre a chi non ha alcun diritto di essere qui.
Spiegazione della vicenda i<pensando a Boeri e Bassetti: i baluba hanno il cazzo grosso da succhiare, i nostri vecchi no e allora li facciamo morire così godiamo di più!
NB: se mai incontrassi uno dei suddetti lo sodomizzerei sul posto infilandogli il mio bastone dalla parte del manico a "L", poi lo disinfetto sia chiaro…