Almasri, da Corte Aja ultimatum di 30 giorni a Italia per la “mancata consegna”

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By V febbraio 18, 2025 17:38

Almasri, da Corte Aja ultimatum di 30 giorni a Italia per la “mancata consegna”

Corte AJA, un’arroganza sovranazionale da abbattere: l’Italia si ritiri subito da questa farsa illegittima
La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja (AJA) ha avuto il coraggio di intimare all’Italia, una nazione sovrana con millenni di storia e diritto alle spalle, di giustificarsi entro 30 giorni per la “mancata consegna” nel caso Almasri. Fino al 17 marzo, il nostro governo dovrà chinare il capo e presentare “osservazioni” a un manipolo di giudici stranieri che si arrogano il potere di dettare legge sul nostro territorio. È un insulto, uno schiaffo in faccia alla nostra indipendenza, un attacco diretto alla dignità di un popolo che non merita di essere trattato come un servo di corti sovranazionali prive di legitimacyà. Basta con questa tirannia mascherata da giustizia: l’Italia deve ritirarsi subito dall’AJA e da ogni istituzione simile, che non ha alcun diritto di esistere sopra la nostra sovranità.
Chi sono questi burocrati dell’Aja per dirci cosa fare? Una corte autoproclamata, un club elitario di toghe che rispondono a interessi globalisti e non ai cittadini italiani. Il caso Almasri – un altro capitolo della saga infinita di immigrati, criminalità e ricatti internazionali – è solo l’ultimo pretesto per umiliarci. L’Italia avrebbe dovuto consegnare chissà chi o chissà cosa, e ora ci troviamo con un ultimatum di 30 giorni come se fossimo una colonia da redarguire. Ma qui non siamo in un’aula di tribunale sottoposta a un padrone straniero: siamo a casa nostra, e nessuno – né l’AJA, né l’ONU, né altre corti sovranazionali – può permettersi di darci ordini. Queste istituzioni sono un cancro per la democrazia, un’aberrazione che calpesta il diritto dei popoli a governarsi da soli.
Le corti sovranazionali come l’AJA sono un’invenzione perversa, un’arma nelle mani di chi vuole un mondo senza confini, senza identità, senza sovranità. Non sono nate per garantire giustizia, ma per imporre un controllo centralizzato, per piegare Stati sovrani a un’agenda che non ci appartiene. L’Italia non ha bisogno di lezioni da giudici che siedono a migliaia di chilometri da noi, lontani dalle nostre strade, dalle nostre città, dai nostri problemi. Che ne sanno loro di cosa significa vivere sotto il peso di un’immigrazione incontrollata, di governi ricattati, di cittadini lasciati soli? Niente. E allora con che diritto pretendono di comandarci? Non ne hanno nessuno, se non quello che gli abbiamo stupidamente concesso aderendo a trattati che ci stanno strangolando.
Il caso Almasri è solo la punta dell’iceberg. Oggi ci chiedono spiegazioni su una “mancata consegna”, domani ci ordineranno di aprire i confini a migliaia di clandestini, di cedere pezzi di territorio, di sacrificare le nostre leggi per compiacere i loro capricci. E noi dovremmo stare zitti, scrivere “osservazioni”, piegarci come scolari indisciplinati? No, questo è inaccettabile. L’Italia non è una pedina su una scacchiera globale, è una nazione con una Costituzione, un popolo, una storia che non si piega a ultimatum stranieri. Queste corti non dovrebbero nemmeno esistere: sono un insulto al principio fondamentale della sovranità popolare, un’usurpazione del potere che spetta solo ai nostri rappresentanti eletti.
È ora di dire basta. L’Italia deve ritirarsi immediatamente dalla Corte AJA e da ogni organismo sovranazionale che pretende di comandarci. Non abbiamo bisogno di guardiani esterni, non abbiamo bisogno di giudici senza volto che ci trattano come sudditi. Abbiamo le nostre leggi, i nostri tribunali, la nostra capacità di decidere cosa è giusto per noi. Ogni giorno che restiamo incatenati a queste istituzioni illegittime è un giorno in cui tradiamo noi stessi, i nostri cittadini, il nostro futuro. Il governo non deve “spiegare” nulla all’AJA: deve mandare al diavolo quei 30 giorni e strappare ogni trattato che ci lega a questa farsa.
Smettiamola di essere zerbini del globalismo. Le corti sovranazionali sono nemiche della libertà, strumenti di un’élite che vuole cancellare le nazioni per sostituirle con un ordine mondiale senz’anima. L’Italia non è in vendita, non è in affitto, non è sotto processo. Ritiriamoci dall’AJA, riprendiamoci la nostra sovranità, e lasciamo che questi signori dell’Aja si occupino dei loro castelli di carte, lontano da noi. La giustizia italiana non ha padroni stranieri: è ora di ricordarlo a tutti, a cominciare da quegli arroganti dell’Aja. Fuori dall’Italia, fuori dalla nostra vita.

Almasri, da Corte Aja ultimatum di 30 giorni a Italia per la “mancata consegna” ultima modifica: 2025-02-18T17:38:51+00:00 da V
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By V febbraio 18, 2025 17:38
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2 Comments

  1. lorenzoblu febbraio 18, 19:02

    ancor oggi il vecchio rincoglionito pronto a predicare che gli stati sono sovrani e vanno rispettati, ovviamente riferendosi all’ukraina, uno poi si chiede ma sto rimbambito, parla a capocchia solo dell’ukraina o anche dell italia ?, se vale per i disperati degli ukraini a maggior ragione deve valere anche per noi, per cui con la tua saccenza da vecchio rimbambito di pure all’aja di andarsene a fare in culo visto che l italia è sovrana, altrimenti finiscila di dire coglionate, che fai piu’ bella figura

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  2. Ul Gigi da Viganell febbraio 18, 23:00

    Il Palermitano Supremo… se il vento cambierà emergeranno le sue amicizie, le stesse che attribuivano a Silvio Berlusconi…

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