Fratelli d’Italia e Forza Italia votano sì al piano di Ursula: più armi e meno pensioni
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Fratelli d’Italia e Forza Italia: sì al debito per le armi, no al popolo
Il Parlamento UE ha dato il via libera al piano “ReArm Europe” di Ursula von der Leyen, un colossale progetto da 800 miliardi di euro per il riarmo dell’Unione Europea, approvato con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Un voto che, sebbene indicativo e non vincolante – perché, diciamolo chiaro, von der Leyen ha già deciso tutto scavalcando l’Aula con l’articolo 122 del Trattato – svela la vera faccia dei partiti italiani al governo. La Lega ha votato contro, coerentemente con la sua linea anti-escalation militare. Ma Fratelli d’Italia e Forza Italia? Entrambi a favore, senza battere ciglio, pronti a caricare altro debito sulle spalle dei cittadini per comprare armi, mentre i servizi essenziali vengono tagliati e il Paese affonda.
Sì, perché il piano “ReArm Europe” non è un regalo dal cielo: significa indebitamento, significa drenare risorse da sanità, scuola e welfare per finanziare un’industria bellica che ingrassa i soliti noti. FdI e FI, che a parole si riempiono la bocca di “sovranità” e “interessi nazionali”, hanno alzato la mano per dire sì a un progetto che ci lega mani e piedi all’agenda guerrafondaia di Bruxelles, quella di una Commissione che non risponde a nessuno se non a se stessa. Ottimo lavoro, davvero: altro debito pubblico, altri tagli ai servizi, e tutto per cosa? Per pompare miliardi in armamenti mentre gli italiani fanno i conti con stipendi da fame e ospedali al collasso.
Il voto spacca la maggioranza di governo, ma non sorprende. La Legq ha scelto di opporsi a questa follia militarista, mentre FdI e FI si sono allineati senza remore al carro di von der Leyen. E il PD? Spaccato come al solito: 11 astenuti e 10 favorevoli, un’ennesima prova della sua incapacità di prendere una posizione chiara. Ma il vero scandalo è qui, nei partiti di Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che si vendono come difensori del popolo e poi votano per un piano che ci seppellirà sotto una montagna di debiti, senza nemmeno la dignità di un dibattito democratico vero. Perché, come ormai è evidente, il Parlamento Europeo non conta un cazzo: Ursula ha deciso, e loro eseguono.
Questo è il loro patriottismo: dire sì a un’Europa che ci vuole armati fino ai denti e indebitati fino al collo, mentre i cittadini vengono lasciati a marcire. FdI e FI non hanno solo tradito le promesse elettorali, ma hanno venduto l’Italia al miglior offerente – o meglio, al peggiore: un’élite tecnocratica che sogna un continente in guerra e noi come pedine sacrificabili. La prossima volta che li vedrete sventolare il tricolore, ricordate questo voto: non è sovranità, è servilismo. E a pagarne il prezzo, come sempre, saremo noi.
Credo non ci sia nulla da aggiungere, noi ci alziamo la notte per raggiungere i cantieri distanti centinaia di km da dove viviamo, e questi spendono i nostri soldi per incassare i loro…….? La domanda è sempre la stessa, ma poi al fronte chi ci va?, mio nonno e i suoi coetanei che hanno subito la grande guerra con la morte dei loro padri e che sono stati. sbattuti al fronte con la seconda?….
D altra parte tutti noi ultracredenti stiamo aspettando che si verifichino le profezie di mediugorje e della beata Anna Maria Taigi, i tre giorni di buioi in cui un aria pestilenziale attuerà il grande reset, ma fortunatamente ai danni dei mondialisti, davvero qui neppure Dio sarebbe in grado di far ragionare questi idioti assatanati… L unica è estirpare il male mondiale che si chiama Europa, d altra parte il terzo messaggio di Fatima parla che Dio punira’ l le iniquità dell Europa, tramite la russia
Buona giornata a voi, sperando di vederne ancora molte e per molti anni