Minori stranieri minacciano l’Italia, li paghiamo per farci la guerra

È un allarme che non possiamo ignorare: le seconde generazioni di immigrati, nate qui da ricongiungimenti familiari, sono una bomba criminale che esplode nelle nostre città. A Parma un 21enne tunisino rapina un 16enne, lo ricatta e lo schiaffeggia: 10 mesi, una barzelletta. A Castelfranco, tre nordafricani nati in Italia – Youssef Lemfaddel (24 anni), Hamsa Bara (22) e Madipo Ba (21) – rapinano minorenni su bus e treni: 2 anni e spicci con rito abbreviato. A Mestre, “maranza” 15enni scassinano e aggrediscono carabinieri. A Roma, egiziani e tunisini, anche minori non accompagnati, si scannano al Colosseo per lo spaccio. Con milioni di immigrati è uno schifo: abrogare i ricongiungimenti e tornare allo ius sanguinis, subito!

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Questi non sono italiani: sono figli di un’invasione che ci odia, cresciuti per delinquere. A Milano una 15enne è sfregiata da nordafricani, a Busto Arsizio un 15enne pestato da venti balordi: le seconde generazioni ci massacrano. Lo Stato li coccola: toghe rosse li liberano, la Ue blocca i rimpatri col suo “Ordine europeo”. Basta: stop ai ricongiungimenti familiari che ci riempiono di feccia, via la cittadinanza automatica – solo lo ius sanguinis per chi è italiano nel sangue. Espelliamo questi criminali e le loro famiglie – tunisini, egiziani, tutti fuori! Sveglia, Italia: o fermiamo questa invasione, o i nostri figli saranno le prossime vittime!

Emergenza criminalità di giovani immigrati/seconde generazioni

1️⃣ Parma, prima sottrae il telefono a un ragazzino di 16 anni con l’inganno, poi lo ricatta per riaverlo indietro, infine lo minaccia di morte e lo colpisce con uno schiaffo: un 21enne tunisino è stato condannato a… pic.twitter.com/oLaL65wSWn

— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 12, 2025