Monfalcone, italiani vanno a votare in massa il sindaco anti-Islam
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TRIONFO DEL CANDIDATO ANTI-ISLAM: ITALIANI VANNO A VOTARE IN MASSA CONTRO PARTITO ISLAMICO E PD
Monfalcone, 15 aprile 2025 – I cittadini di Monfalcone hanno parlato chiaro: con un’affluenza del 57%, in aumento rispetto al 52% del 2022, hanno consegnato una vittoria schiacciante a Luca Fasan, candidato del centrodestra e assessore uscente della giunta Cisint, che ha conquistato il 70,9% dei voti. Un risultato che non lascia spazio a dubbi: gli italiani hanno respinto con forza il partito islamico “Italia Plurale” di Bou Konate, fermo a un misero 2,96%, e il centrosinistra di Diego Moretti, che si è fermato al 26,1%. È un segnale inequivocabile: Monfalcone non vuole l’islamizzazione, non vuole la sharia, e chiede a gran voce lo stop all’immigrazione islamica regolare.
Vittoriq del candidato italianista anche a Pordenone contro l’islamista del PD.
La campagna elettorale è stata infuocata. Konate, senegalese di fede musulmana e presidente del centro islamico Darus Salaam, aveva fondato la prima lista interamente composta da stranieri musulmani, appoggiato da Aboubakar Soumahoro. Le sue posizioni hanno fatto rabbrividire: “La poligamia? È nelle nostre regole, se non piace all’Italia, fatti vostri. Il velo islamico? Le donne devono indossarlo e non uscire sole”, dichiarava un suo elettore fuori dai seggi. Konate stesso ha umiliato una giornalista donna, Serena Pizzi di Fuori dal Coro, rifiutandosi di risponderle perché “troppo piccola” e chiedendo “il capo”. La lista, intrisa di riferimenti religiosi – “Salam aleikum” apriva ogni incontro, “Allah cambia la situazione” dominava i social – non nascondeva il suo obiettivo: imporre un modello culturale incompatibile con l’Italia, fatto di sottomissione femminile e rifiuto dell’integrazione.
Monfalcone, elezioni comunali con tre candidati sindaci: Diego Moretti (centrosinistra), Luca Fasan (centrodestra) e Bou Konate (lista di soli “nuovi italiani”)
In 48 ore, rilasciati 407 certificati elettorali
👉 molte richieste da stranieri con cittadinanza italiana pic.twitter.com/i3IlBLTxzI— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 15, 2025
Monfalcone, con il 30% di stranieri – in gran parte bangladesi che rifiutano l’assimilazione – è da anni un simbolo di tensioni. Il 75% delle donne straniere gira velata, spesso con il niqab, e il 95% del welfare comunale va a extracomunitari che vivono di ricongiungimenti familiari, mentre le donne sono segregate in casa. Anna Maria Cisint, ex sindaca oggi europarlamentare, ha vissuto sotto scorta per aver denunciato questa deriva: “Vogliono prendere il potere, è colpa della sinistra”, ha dichiarato, sottolineando il rischio di una sostituzione culturale. La sua battaglia contro moschee abusive e velo integrale ha trovato eco nel voto: la Lega è primo partito con oltre il 30%, seguita dalla lista Cisint al 25%.
Il PD, con Moretti, ha preso una batosta: solo il 10,5% per il partito, e il candidato non è andato oltre il 26,1%. La sinistra, che in campagna elettorale ha tentennato su un’alleanza con Konate, ha pagato il prezzo della sua ambiguità. “Non condividiamo le sue scelte, niente alleanze”, avevano detto, ma il solo pensiero di un patto con un partito islamico ha allontanato gli elettori. Moretti ha provato a smarcarsi, parlando di “coesione e unità”, ma il suo campo largo non ha convinto.
Il flop di Konate, sotto il 3%, è una lezione per chi sogna un’Italia sottomessa alla sharia. Le sue idee – un cimitero musulmano come priorità, la difesa della poligamia, il velo obbligatorio – sono state respinte in massa. I cittadini hanno scelto Fasan, erede della linea dura di Cisint contro l’Islam radicale, che ha promesso di continuare a difendere l’identità italiana. “Monfalcone non si piega”, ha dichiarato dopo la vittoria, mentre Soumahoro convocava una conferenza stampa per “ringraziare i monfalconesi”, un gesto che sa di sconfitta.
MA questo voto è un grido d’allarme per l’Italia intera. Appena tutti i musulmani della città prenderanno la cittadinanza, il loro partito avrà il 30 per cento. Poi vincerà le elezioni. Poi toccherà all’Italia. Monfalcone non è un caso isolato: da Milano a Catania, l’islamizzazione avanza con moschee abusive, violenze, segregazione femminile. La sinistra, con le sue politiche di porte aperte, è complice di questa deriva. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, ora! Non possiamo più accogliere chi rifiuta i nostri valori e vuole sostituirli con la sharia. Chi arriva deve accettare libertà, uguaglianza e laicità, o andarsene. Basta welfare a chi ci disprezza, basta complicità con chi minaccia la nostra cultura. Monfalcone ha detto no all’Islam radicale e al PD: che sia l’inizio di una riscossa nazionale.
Mi fa piacere che i baluba e i pidioti l’abbiano preso in quel posto (forse gli piace e sono contenti). Questo è anche un segnale per i nostri politici sinistrosi e ci metto anche al tajani dal fiaschetto facile.
Un pò di speranza…
Non avete capito nulla! Quello che colpisce non è il 70% della vittoria, quello che preoccupa è il 30% dei voti andati a quella massa di idioti ritardati! Fra 5 anni sara’ il 50% e così via. Un po’ di speranza un cazzo! Non dovevano beccare neppure lo 0,01% e invece stanno al 30% quei parassiti subumani!