Nigeriano armato di mannaia a caccia di italiani a Bologna: espulso per finta

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By V aprile 19, 2025 17:09

Nigeriano armato di mannaia a caccia di italiani a Bologna: espulso per finta

Bologna sotto shock: 40enne nigeriano armato di mannaia arrestato per rissa e droga. Era già sotto divieto di dimora!

Un episodio gravissimo scuote il cuore della città: un 40enne nigeriano, richiedente asilo, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile in piazza XX Settembre dopo una segnalazione per rissa. L’uomo, armato di una mannaia e in possesso di droga, ha minacciato anche gli stessi militari, in un crescendo di tensione che poteva trasformarsi in tragedia. Questo non è un caso isolato, ma l’ennesima prova di un sistema di controllo dell’immigrazione che sembra incapace di garantire sicurezza ai cittadini. È ora di dire basta: chi delinque deve essere espulso senza esitazione!

La dinamica: un’escalation di violenza

Tutto è iniziato con la telefonata di un cittadino allarmato, che ha riferito di una rissa in corso in piazza XX Settembre, una delle zone più calde di Bologna, spesso teatro di episodi legati a spaccio e violenza. I Carabinieri, già presenti nelle vicinanze per un controllo del territorio, sono intervenuti rapidamente e hanno individuato il 40enne nigeriano all’ingresso del “Giardino Graziella Fava”. L’uomo, visibilmente agitato, ha compiuto un gesto sconsiderato: ha gettato a terra un involucro contenente 12,90 grammi di hashish e ha estratto una mannaia, nascosta nella manica del giubbotto, minacciando i militari.

Grazie alla prontezza e al coraggio dei Carabinieri, l’individuo è stato disarmato e immobilizzato, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. La perquisizione ha confermato i sospetti: oltre all’arma, l’uomo era in possesso di droga, configurando i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ma i dettagli emersi dai controlli successivi sono ancora più inquietanti.

Un profilo criminale: precedenti e divieto di dimora ignorato

Le verifiche sul 40enne hanno rivelato un quadro preoccupante. L’uomo, arrivato in Italia alcuni anni fa come richiedente protezione internazionale, non è certo un volto nuovo per le forze dell’ordine. A suo carico risultano numerosi precedenti penali: rissa, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità e reati legati alla droga. Non solo: il nigeriano era già destinatario di un divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna, valido fino al 2027, un provvedimento emesso a seguito delle sue condotte illecite. Eppure, era ancora lì, libero di circolare, armato e pericoloso, in spregio a qualsiasi regola.

Come è possibile che un individuo con un profilo del genere, già noto per la sua pericolosità, sia riuscito a rimanere a Bologna nonostante il divieto? Questo episodio solleva interrogativi inquietanti sull’efficacia delle misure restrittive e sulla capacità delle istituzioni di far rispettare le ordinanze. La sicurezza dei cittadini non può essere messa a rischio da un sistema che permette a chi delinque di agire indisturbato.

Un grido d’allarme: l’Italia non può essere terra di nessuno

L’arresto del 40enne nigeriano non è solo un episodio di cronaca, ma un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Piazza XX Settembre, come altre aree di Bologna, è da tempo al centro di problematiche legate a spaccio, risse e degrado, spesso riconducibili a gruppi di immigrati irregolari o richiedenti asilo che, invece di integrarsi, diventano un pericolo per la comunità. L’ordinanza prefettizia dell’ottobre scorso aveva già evidenziato la necessità di interventi più incisivi in queste zone, ma i risultati sembrano ancora insufficienti.

Non possiamo accettare che le nostre città diventino terreno di conquista per chi non rispetta le leggi e minaccia la nostra sicurezza. Un uomo armato di mannaia, con un passato di violenze e reati, non dovrebbe nemmeno essere in Italia, figuriamoci libero di girare nonostante un divieto di dimora. Questo caso dimostra che le attuali politiche sull’immigrazione sono fallimentari: i richiedenti asilo che delinquono devono essere espulsi immediatamente, senza tentennamenti. La protezione internazionale non può diventare uno scudo per chi commette crimini, e il divieto di dimora non può essere un semplice pezzo di carta ignorato senza conseguenze.

È tempo di agire: espulsioni immediate per chi delinque

L’arresto di oggi è un successo per i Carabinieri, che con il loro intervento hanno scongiurato il peggio, ma non basta. Su disposizione della Procura di Bologna, il 40enne è stato portato in tribunale per essere processato con giudizio direttissimo. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso con la massima severità, ma serve di più: serve un segnale chiaro, un cambiamento radicale. Chi arriva in Italia e commette reati deve essere rimpatriato senza se e senza ma. Non possiamo permetterci di lasciare individui pericolosi liberi di circolare, pronti a colpire ancora.

Bologna, e l’Italia intera, meritano sicurezza e ordine. Questo episodio deve essere l’ultimo di una lunga serie: è ora di chiudere i confini a chi non ha diritto di stare qui e di espellere chi trasforma le nostre città in zone di paura. La pazienza dei cittadini è finita: vogliamo un’Italia che protegga i suoi abitanti, non i criminali.

Nigeriano armato di mannaia a caccia di italiani a Bologna: espulso per finta ultima modifica: 2025-04-19T17:09:28+00:00 da V
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By V aprile 19, 2025 17:09
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2 Comments

  1. Sam Rosenthal aprile 19, 20:14

    A mi|ano |a sera sono tutti maranza , scappati di casa , fa\\iti 104 , ha ragione i WEF depopo|are sarebbe uti|e e sa|utare per i| pianeta

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  2. Steobaldo aprile 19, 20:32

    …coraggio che se la cosa degenera ci pensa il leprotto mannaro a mettere le cose a posto…e poi in Emilia: accidenti a quelle che vanno di fori!
    E comunque: se c’è certa feccia a giro è perché c’è altra feccia (e non è mica melanoderma) che acquista

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