Ha ragione De Luca: Martina vittima dell’assenza della famiglia tradizionale

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By V maggio 31, 2025 12:08

Ha ragione De Luca: Martina vittima dell’assenza della famiglia tradizionale

Come nel caso di Giulia è la mancanza del controllo familiare all’origine di questa tragedia. Ci vuole più patriarcato perché la società attuale, figlia della sbornia femminista, uccide.

De Luca e la Crisi della Famiglia: Più Padre, Meno Fragilità
Le parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, hanno acceso un dibattito necessario: “È normale che una ragazza di 12 anni, che è una bambina, si fidanzi senza che nessuno dica niente? Per me è un problema”. Intervenendo agli Stati Generali sull’Ambiente 2025, De Luca ha commentato il caso di Martina Carbonaro, una 14enne vittima di omicidio, sottolineando come l’assenza di una guida familiare autorevole possa contribuire a tragedie simili. La sua visione, condivisa da molti su X, richiama un ritorno alla centralità della famiglia e a un modello di padre “all’antica” capace di educare e proteggere, come antidoto alla fragilità di una società che produce drammi come quello di Giulia Cecchettin.
La Famiglia al Centro, il Padre come Guida
De Luca punta il dito su un problema culturale: la progressiva erosione del ruolo della famiglia, e in particolare del padre, come pilastro educativo. Nel caso di Martina, fidanzata a 12 anni con un ragazzo più grande, il governatore si chiede dove fossero i genitori, incapaci di intervenire in una situazione chiaramente rischiosa. La sua critica trova eco nel pensiero del sociologo Luca Ricolfi, che denuncia la scomparsa della figura paterna, non solo fisica ma simbolica, come causa di una generazione di ragazzi fragili e disorientati.
Il caso di Giulia Cecchettin, uccisa nel 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, è un esempio tragico di questa crisi. Turetta, condannato all’ergastolo per un omicidio premeditato, non è il prodotto di un “patriarcato” opprimente, come sostenuto da alcune narrazioni femministe, ma di una società che non sa più educare i giovani. L’assenza di un padre autorevole, capace di trasmettere valori come il rispetto e la responsabilità, ha lasciato spazio a un narcisismo patologico. Studi come quello della Sapienza Università di Roma (2024) confermano un aumento del narcisismo clinico tra i giovani maschi (12% nella fascia 18-25 anni), spesso legato a carenze educative paterne.
Più Patriarcato, Non Meno
La proposta di De Luca, sostenuta da utenti su X che lodano la sua schiettezza, è un ritorno a un “patriarcato” inteso non come dominio, ma come struttura familiare solida, con il padre al centro. Un padre “all’antica” non è un tiranno, ma una figura che educa con fermezza, ponendo limiti chiari. Come scrive un utente, “se un padre impedisse a una 12enne di fidanzarsi con un maggiorenne, oggi verrebbe accusato di patriarcato”. Eppure, è proprio questa autorità genitoriale che potrebbe prevenire derive pericolose.
I dati supportano questa visione: secondo l’Istat (2023), il 33% delle famiglie italiane è monoparentale, con una prevalenza di madri sole, e il 40% dei ragazzi tra 14 e 18 anni non ha figure adulte di riferimento oltre la madre (Osservatorio Nazionale sull’Infanzia, 2024). Questa assenza si traduce in fragilità emotiva, come dimostrato dal caso Turetta, il cui comportamento possessivo e controllante non è stato arginato da un’educazione strutturata.
Contro il Femminismo Ideologico
Le critiche a De Luca, come quelle dell’attrice Viola Angione, che lo accusa di spostare l’attenzione dalla responsabilità dell’assassino, riflettono un femminismo che, secondo Ricolfi, si limita a demonizzare il maschile senza affrontare i problemi reali. La narrazione del “patriarcato” come causa di ogni violenza ignora che il sistema giuridico patriarcale è stato smantellato nel 1975, e che i reati di violenza sessuale (circa 5.000 denunce annue, Ministero dell’Interno 2023) sono spesso legati a contesti di marginalità, non a un’oppressione strutturale.
De Luca, invece, invita a guardare alla famiglia come prima linea di difesa. Un padre presente avrebbe potuto insegnare a Turetta il rispetto per l’autonomia di Giulia, o impedire a Martina di intraprendere una relazione a un’età così vulnerabile. La scuola dovrebbe limitarsi a insegnare, lasciando l’educazione valoriale alla famiglia, con il padre come guida morale.
Ricostruire la Società dalla Famiglia
Le parole di De Luca sono un richiamo alla responsabilità: la società non può delegare l’educazione ai social o a un femminismo ideologico che, come nel caso dell’attacco alla figlia di Meloni, si rivela capace di odio quanto ciò che critica. Serve un ritorno alla famiglia, con un padre che non tema di essere autorevole. Solo così si potrà spezzare il ciclo di fragilità e violenza che ha segnato casi come quelli di Giulia e Martina, costruendo una società più forte e responsabile.

Ha ragione De Luca: Martina vittima dell’assenza della famiglia tradizionale ultima modifica: 2025-05-31T12:08:36+00:00 da V
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By V maggio 31, 2025 12:08
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1 Comment

  1. Sam Rosenthal maggio 31, 15:25

    Condivido in pieno l’articolo , è nei confini che si puo apprezzare la libertà e la sua assenza e la necessità della stessa o la sua sovrabbondanza…non è filosofia spicciola ma i video di Youtube di controinformazione vogliono stare a testimoniare tendenze che noi tutti gente comune di riffa o di raffa percepiamo anche in maniera fugace …

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