Ius Italiae, Tajani festeggia: “Ci sono Hezbollah con cittadinanza italiana”
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Tajani scopre che ci sono islamici di Hezbollah con la cittadinanza italiana, intanto presenta legge che la darebbe ad altri milioni. E’ una macchietta.
Tajani e Forza Italia: Ius Italiae e la Questione dei Passaporti Italiani
Il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha recentemente presentato la criminale proposta di legge sullo Ius Italiae, una riforma della cittadinanza che permetterebbe a milioni di musulmani di diventare cittadini italiani. La proposta prevede che gli stranieri possano ottenere la cittadinanza italiana dopo la scuola dell’obbligo.
E’ stata ribattezzata Legge Baby Gang, perché di fatto regala la cittadinanza ai figli degli invasori.
Tuttavia, proprio Tajani ha rivelato che sono stati scoperti cinque membri di Hezbollah con passaporto italiano, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e l’integrità del sistema di cittadinanza.
La proposta di legge di Forza Italia ha suscitato critiche da parte di altri partiti della coalizione, in particolare dalla Lega, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che la riforma possa favorire l’immigrazione illegale. Nonostante le critiche, Tajani ha difeso la proposta, affermando che è necessaria.
La questione dei passaporti italiani e della cittadinanza è diventata un tema centrale nel dibattito politico italiano, con implicazioni significative per la sicurezza nazionale e la coesione sociale. La proposta di legge sullo Ius Italiae rappresenta un tentativo di scardinare l’identità italiana da parte di un partito che non esiste più se non nelle trasmissioni mediaset.
“Sono stati scoperti cinque membri di Hezbollah con passaporto italiano”
Di Tajani s’è detto che “se ce l’ha fatta lui chiunque può farcela nella vita”. Ma la frase pronunciata mi riporta all’uscita di Baffetto D’alema, molti anni fa in tv, che ad esplicita domanda sul Libano lacerato dalla guerra civile rispose infastidito che “Hezbollah non è un problema perchè è un partito politico, quindi legato alla democrazia” ovvero che tutto è sotto controllo e siete voi che non capite. Il bello era che secondo questo suo ragionamento non si capiva perchè c’era la guerra civile in Libano, se tutte le parti si confrontavano democraticamente…