Le mail contro Meloni dei magistrati: toghe rosse preparano il golpe giudiziario
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Inviare i militari nei tribunali. E’ urgente evitare il golpe giudiziario del partito di estrema sinistra delle toghe.
“Dobbiamo porre rimedio. Meloni più pericolosa di Berlusconi”
La mail di Marco Patarnello scambiata ieri tra esponenti di Magistratura Democratica.@Rita_Cavallaro #Albania #migranti pic.twitter.com/Gr5L8Gih3B
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 20, 2024
La mail choc della toga: “Meloni è un pericolo più forte di Berlusconi”
Una mailing list inoltrata tra esponenti di Magistratura Democratica e membri dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) sabato 19 ottobre di pomeriggio ha svelato le intenzioni contro il governo Meloni. Il contenuto della mail, ottenuto in esclusiva dal quotidiano Il Tempo, è stato scritto dal sostituto procuratore della Cassazione, Marco Patarnello, esponente di rilievo della corrente dem di Magistratura Democratica.
Nella mail si legge: “Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più pericolosa”.
La mail ha suscitato reazioni forti, con molti che vedono in essa un tentativo di sovvertire l’ordine democratico attraverso l’uso della magistratura. Giorgia Meloni è diventata il nemico numero uno delle toghe rosse, che sembrano voler utilizzare ogni mezzo per contrastare il suo governo.
Fonti:
MSN
Il Tempo
Le mail contro Meloni dei magistrati: toghe rosse preparano il golpe giudiziario
ultima modifica: 2024-10-20T10:38:26+00:00
da
E cosa c’è di strano? E’ la versione moderna della Resistenza o Resilienza come la chiamano adesso ma quella vera: i pirla al confino che si scambiavano in segreto bigliettini da un albergo all’altro nei paesi di montagna, eludendo coraggiosamente il controllo dei fassisti, entrando poi in politica nel dopoguerra grazie a quei meriti.
Oggi al posto dei pizzini usano i social e non capiscono che in rete c’è sempre qualcuno che osserva, ascolta e li smerda in pubblico…