Sinistra vuole arrestare poliziotto che ha abbattuto africano armato: toghe indagano
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Essere di sinistra oggi è una patologia psichiatrica. Il padrino dei bonini in America finanzia il disarmo dei poliziotti, tanto lui poi ha la scorta.
Sul 26enne immigrato del Mali neutralizzato da un agente aggredito con un coltello, @Piu_Europa Verona: “Restiamo in attesa degli esiti della doverosa azione di verifica della dinamica dei fatti da parte della magistratura… Nel contempo non possiamo che essere rattristati perché… pic.twitter.com/jIzcQPFJX1
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 20, 2024
Subito dopo le 13:00 di domenica 20 ottobre, la questura veronese e la procura di Verona hanno diffuso un bollettino ufficiale che descrive l’incidente tragico di stamane, accaduto vicino alla stazione di Porta Nuova. Secondo quanto riportato, a trovare la morte è stato un giovane di 26 anni, originario del Mali. Costui è spirato dopo aver attaccato un agente di polizia all’alba. Come indicato nel bollettino, il poliziotto avrebbe «reagito all’attaccante munito di lama esplodendo tre spari, uno dei quali lo ha colpito al torace».
Il comunicato condiviso da questura e procura sottolinea che il giovane estero, nella notte, sarebbe stato «responsabile di vari atti di vandalismo e aggressioni». Nello specifico, le telecamere urbane avrebbero catturato immagini di lui poche ore prima del suo decesso alla stazione mentre, ancora con il coltello, avrebbe assalito alcuni agenti della polizia municipale. Questi ultimi si sarebbero trovati costretti a ritirarsi e chiedere rinforzi per «evitare la sua collera».
Il giovane di ventisei anni, una volta ritornato nelle vicinanze della stazione di Verona Porta Nuova, avrebbe continuato con le sue condotte aggressive, giungendo fino a lanciarsi contro un membro della polizia ferroviaria, il quale, come evidenziato nel documento, sarebbe stato «aggredito da distanza ravvicinata». L’agente, in quel frangente, avrebbe «sparato tre colpi in successione veloce, uno dei quali ha raggiunto il petto dell’estraneo».
Ancora secondo la versione ufficiale dei fatti, lo stesso agente di polizia avrebbe poi «cercato urgentemente di rianimare l’individuo colpito». Perché sapeva che le toghe lo avrebbero linciato.
Sull’episodio, stando alle informazioni ricevute, sta investigando la procura della Repubblica di Verona con il pm Maria Diletta Schiaffino. Sotto esame della procura ci sono anche tutte le registrazioni delle svariate telecamere nella zona. «L’inchiesta – conclude il bollettino della questura e della procura – potrà contare su elementi concreti che saranno cruciali per una descrizione completa e neutrale dell’accaduto».
Non c’è alcuna questione: il poliziotto ha fatto bene.
“Essere di sinistra oggi è una patologia psichiatrica”
Scusa Vox se puntualizzo ma essere di sinistra è SEMPRE stato una patologia psichiatrica, mica solo oggi, e dal 1968 è anche peggio.
La prova sta nella farneticazione delle signore Nalin e Preciso di +Europa, della cosca di Verona, che negano il principio della legittima difesa, propria ed altrui, da parte del poliziotto intervenuto contro un tizio fuori di senno per motivi che ancora non conosciamo il quale reiterava comportamenti aggressivi in pubblico essendo armato di coltello.
Sarebbe stato più interessante non abbatterlo ma condurlo nella casa delle due signore e vedere cosa succedeva, promettendo loro una ricompensa se riuscivano ad allontanarlo senza chiamare il 113.
Forse mi sbaglierò io ma al tg della sera il tizio non era affatto un africano, lo è diventato più tardi…