30enne straniero inveisce contro gli agenti al Pronto Soccorso, arrestato
La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato in flagranza di reato un cittadino straniero di 30 anni, senza fissa dimora, per resistenza a pubblico ufficiale presso il pronto soccorso del Policlinico. L’uomo è stato anche denunciato a piede libero per falsa attestazione sull’identità personale e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità .
L’intervento tempestivo del personale di polizia, presente all’interno dell’ospedale, ha giocato un ruolo fondamentale nel contenere la situazione, che avrebbe potuto degenerare in episodi di violenza. La presenza delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere un episodio di disturbo presso la sala d’attesa del pronto soccorso.
Qualche sera fa, il trentenne si è recato presso il presidio ospedaliero e ha richiesto informazioni in merito a una prestazione sanitaria non specificata, rivolgendo domande sia agli agenti della Polizia di Stato sia al personale di sicurezza presente. Tuttavia, il suo atteggiamento aggressivo ha costretto i poliziotti a richiedere il supporto di una volante per evitare situazioni di pericolo.
All’arrivo della pattuglia, l’uomo è stato trovato in piedi nella sala d’attesa. Gli agenti hanno tentato di capire le sue necessità e gli hanno chiesto di fornire le sue generalità . L’uomo, rifiutando qualsiasi tipo di collaborazione, ha iniziato a inveire contro gli agenti. Da un comportamento inizialmente oltraggioso, è passato a un atteggiamento minaccioso, avvicinandosi agli agenti e strattonando uno di loro per la maglietta.
Gli agenti, a quel punto, sono intervenuti per bloccare l’individuo e, nonostante la sua resistenza, sono riusciti a trattenerlo e a trasportarlo sulla vettura di servizio, garantendo la sicurezza di tutti i presenti e dello stesso arrestato. Condotto successivamente presso gli uffici della Polizia, l’uomo si è inizialmente rifiutato di fornire indicazioni sulla propria identità , fornendo poi dati falsi. Solo attraverso il rilevamento delle impronte digitali è stato identificato come H.A. Dalle verifiche è emerso che a carico dell’uomo era già in vigore un ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale. L’arresto è stato confermato dall’Autorità Giudiziaria.
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