Toga concede asilo ad assassino uscito di galera: “Ha fatto dei corsi”
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**Art. 22: La Sentenza che fa Ribollire il Sangue**
Ah, amici miei, preparatevi a leggere una delle più sconcertanti notizie che il tribunale di Bologna ci abbia mai regalato, e fidatevi, di regali strani ne ha fatti parecchi! Questa volta, i giudici hanno superato se stessi, confermando che la giustizia, oltre ad essere bendata, forse ha anche perso il senso dell’orientamento. Sempre a sinistra, ovviamente.
Il tribunale di Bologna ha riconosciuto la protezione speciale (ex umanitaria), dopo il rigetto della richiesta presentata direttamente al questore a un immigrato ritenuto “socialmente pericoloso” in quanto condannato a pena di anni 8 di reclusione per il reato di tentato… pic.twitter.com/UdxkAlfL9R
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 22, 2024
Un immigrato, condannato nientemeno che per tentato omicidio – sì, avete letto bene, **tentato omicidio** – con una condanna a 8 anni di reclusione, non solo non verrà rispedito al mittente, ma riceverà anche la protezione speciale. Perché, sapete com’è, dopo aver tentato di spedire qualcuno all’altro mondo, è giusto che questo mondo gli offra una seconda chance, magari con un corso di italiano e qualche lezione di cucina, perché no?
Il tribunale, nella sua infinita saggezza, ha deciso che la “pericolosità” di quest’individuo è “affievolita”. Affievolita? Come una macchia di vino su una tovaglia bianca dopo un lavaggio con lo smacchiatore sbagliato? La sentenza ci racconta che, siccome in carcere ha imparato l’italiano (bravo, ora può insultarci nella nostra lingua!) e ha fatto dei corsi professionali, allora tutto è perdonato.
E sentite questa perla di saggezza togata: “Non sussiste la necessità di rimpatriarlo per ragioni di sicurezza pubblica, che appaiono subvalenti se parametrate al rispetto della vita privata del ricorrente”. Traduzione: la sua voglia di privacy pesa di più della nostra sicurezza. Fantastico!
Quindi, riassumiamo: cercare di uccidere qualcuno? Meh, dettagli. Studiare l’italiano in prigione? Ecco il biglietto d’oro per il bel paese. A quanto pare, la prossima volta che uno decide di commettere un crimine, basta che si assicuri di iscriversi a un corso di pasticceria subito dopo, magari preparando una torta di mele per il giudice.
Questa non è solo una sentenza, è una barzelletta, e noi, purtroppo, siamo le vittime. Benvenuti in Italia, dove la giustizia ha il senso dell’umorismo, ma a quanto pare, l’umorismo è l’unica cosa che ci resta per sopportare queste assurdità.
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