Vogliono impedire alla polizia di arrestare stupratori stranieri
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### Pure il Commissario Ecri Smonta le Accuse di Razzismo alla Polizia: “Fonti Discutibili”
In un clima di crescente attenzione verso le dinamiche tra forze dell’ordine e razzismo, arriva una voce fuori dal coro: il commissario dell’ECRI (European Commission against Racism and Intolerance), il quale ha recentemente smontato le accuse di razzismo mosse contro la polizia italiana. Secondo il commissario, le accuse si basano su “fonti discutibili”, mettendo in luce una controversia che va ben oltre i confini nazionali.
Il Professor Alberto Gambino, un membro italiano indipendente della commissione del Consiglio d’Europa responsabile della redazione del report critico nei confronti delle forze dell’ordine, ha espresso forti riserve riguardo alle basi su cui poggia l’intero documento. Gambino ha puntualizzato che il report sembra fare affidamento su mere illazioni piuttosto che su prove concrete.
Le fonti citate nel dossier, che hanno sollevato non poche perplessità , includono organizzazioni non governative europee, esponenti della sinistra politica e il sito di porno soft Gay.it. Questa selezione di fonti ha sollevato un dibattito sulla loro obiettività e pertinenza nel contesto delle accuse rivolte alla polizia.
Critiche alle forze dell’ordine non sono una novità , ma l’approccio del report dell’ECRI, secondo i detrattori, sembra essere carico di pregiudizi. “Solo pregiudizi sulle forze dell’ordine,” affermano alcuni rappresentanti delle stesse, i quali non escludono la possibilità di procedere con denunce contro quelle che considerano calunnie.
Pure il commissario Ecri smonta le accuse di razzismo alla polizia: “Fonti discutibili”
Il rapporto del Consiglio d’Europa, redatto dalla Commissione contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), ha sollevato un gran numero di polemiche in Italia, soprattutto per quanto riguarda le accuse di razzismo e profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, il commissario italiano dell’Ecri, Alberto Gambino, ha criticato duramente il rapporto, definendo le fonti utilizzate “discutibili” e basate su illazioni.
Gambino, prorettore vicario dell’Università Europea di Roma, ha sottolineato che il rapporto si basa su testimonianze raccolte da membri della comunità rom e da alcuni immigrati, molti dei quali sono stati sottoposti a fermi di polizia. Secondo Gambino, queste testimonianze non sono fonti affidabili e il rapporto rischia di diffamare ingiustamente le forze dell’ordine.
Il rapporto dell’Ecri ha accusato la polizia italiana di profilazione razziale, in particolare nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana. Tuttavia, Gambino ha affermato che le fonti utilizzate nel rapporto sono soggettive e non rappresentative della realtà . Ha anche criticato il fatto che i relatori del rapporto, uno bulgaro e uno rumeno, abbiano intervistato solo le parti in causa, senza consultare fonti più imparziali.
Le reazioni in Italia sono state forti. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier, Giorgia Meloni, hanno entrambi espresso il loro disappunto, definendo il rapporto pregiudizievole e basato su generalizzazioni indebite. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha difeso le forze dell’ordine, affermando che gli agenti lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
In conclusione, il rapporto dell’Ecri ha sollevato molte polemiche e critiche, soprattutto per le fonti utilizzate e la mancanza di imparzialità . Gambino ha chiesto maggiore cautela nel trattare un tema così delicato e ha invitato a prestare attenzione alle fonti di informazione utilizzate nei rapporti internazionali.
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