Bari: 20enne sudanese indagato per simulazione di reato
Bari, 26 ottobre 2024 – Vi ricordate il 20enne sudanese che riferì di essere stato picchiato, violentato e buttato a mare da una gang di baresi? Ebbene, si è inventato tutto e ora è lui a essere indagato per simulazione di reato.
L’episodio risale alla notte tra il 17 e il 18 ottobre, quando il giovane è stato trovato da un pescatore tra i frangiflutti con le mani legate con degli indumenti e una gamba incastrata tra gli scogli. Soccorso dai vigili del fuoco e dal 118, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove è stato attivato il protocollo medico previsto nelle ipotesi di riferita violenza.
Dagli esami effettuati, però, non sono emersi segni di violenza fisica e le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona hanno smentito le dichiarazioni del 20enne, che sosteneva di essere stato aggredito, legato e scaraventato sui frangiflutti. In ragione della falsità delle dichiarazioni rese dal ragazzo, la Procura della Repubblica ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale per violenza e, contestualmente, indagato il 20enne per il delitto di simulazione di reato.
Lo avranno visitato in ospedale e i casi sono due: o ha mentito circa l’abuso perchè non ne conosce le conseguenze oppure è un habituè e allora uno più o uno meno in quel posto non fa differenza.
Soprassiedo su altre ipotesi ma forse era meglio tenersi quell’africano che scoreggiava troppo forte e basta…