Contro la scelta di appellarsi a tribunali stranieri in spregio della sovranità nazionale italiana
I pubblici ministeri italiani hanno deciso di rimandare la questione dei “Paesi sicuri” alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Ue). Questa decisione è stata presa dopo che la Corte di Giustizia Ue ha delimitato il confine di ciò che costituisce un “Paese sicuro” il 4 ottobre scorso. La decisione dei magistrati italiani è l’ennesimo atto di sfida alla sovranità nazionale italiana, dato che il governo italiano aveva già stilato, con un decreto, una propria lista di 19 Paesi ritenuti sicuri per permettere il rimpatrio dei migranti irregolari.
Il Tribunale di Bologna ha chiesto chiarimenti alla Corte di Giustizia Ue su come applicare l’accordo con l’Albania e quali migranti possono essere portati nell’hotspot di Gjader, sottoposti a procedure accelerate e rimpatriati..
Il governo italiano, tuttavia, sostiene che la sentenza non possa essere considerata vincolante, poiché sarebbe “estremamente complessa, difficilmente trasferibile a ciò che accade in via ordinaria nei flussi migratori”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha dichiarato che il Parlamento UE ha già approvato un nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2026 e modifica il concetto di “Paese sicuro” introducendo il concetto di “sicurezza parziale” smentito dalla Corte Ue.
Questa situazione ha sollevato numerose critiche e ha alimentato il dibattito sulla sovranità nazionale italiana e il ruolo dei tribunali europei nelle decisioni interne del paese.
Al di là della questione in sé: nessun tribunale italiano dovrebbe chiedere ad una corta sovranazionale il permesso di applicare una legge votata dal Parlamento italiano e quindi dal popolo attraverso i propri rappresentanti. Qui è in gioco la primazia della legislazione italiana su quella Ue. Qui è in gioco la nostra sovranità.
E se gli stupidi non capiscono che i giudici hanno ragione allora loro lo dicono al fratello più grande che viene lì e picchia gli stupidi, come i bambini già stronzi all’asilo…
Mi ricordo di una certa vicenda degli anni ’80, dove un tizio aveva bestemmiato pubblicamente contro Gesù e aveva rimediato una denuncia per vilipendio alla religione cristiana. Il suo avvocato aveva dimostrato che, in fondo, il suo assistito non aveva fatto nulla di differente da quanto facevano tutti quotidianamente e allora il giudice saccente aveva inviato l’incarto ad un imam perchè Gesù era un profeta islamico e toccava quindi a loro decidere di perseguire (non “se” perseguire) il reo, così imparava…
si dimostra la incapacità di questo governo di ritardati cognitivi, se si ostinano con ste barzellette normative invece di provvedere a cambiare sta splendida costituzione di merda, avete i servizi segreti affondate le ong, non ne siete capaci? vengo io gratis!….altrimenti toglietevi dai coglioni, che fate piu’ bella figura