Sinistra contro il turismo ma a favore dell’immigrazione
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**Il Paradosso della Sinistra Woke: Overtourism vs. Immigrazionismo**
Nel mondo contemporaneo, dove l’ideologia woke ha preso piede, si assiste a un fenomeno curioso e apparentemente contraddittorio. Da un lato, stiamo vedendo una crescente consapevolezza e opposizione all’overtourism, il sovraturismo che affligge alcune delle cittĂ piĂą visitate al mondo. La sinistra progressista, spesso in prima linea in questa battaglia, ha giustamente puntato il dito contro i danni causati dall’eccessivo afflusso di turisti: comunitĂ locali sopraffatte, inflazione dei prezzi delle abitazioni, degrado ambientale, e la perdita di identitĂ culturale per le cittĂ trasformate in parchi a tema turistici.
Nel mondo della Sinistra woke si sta formando una nicchia di opposizione all'overtourism con tanto di libri, manifestazioni e associazioni. Il concetto di base è che troppo turismo peggiora le condizioni di vita dei locali.
Nello stesso centro sociale, un'ora dopo, si tiene il…— Bonifacio Castellane (@boni_castellane) October 29, 2024
Movimenti, libri, associazioni, e persino manifestazioni si organizzano per affrontare questo problema, sottolineando come il turismo di massa possa alterare in maniera irreversibile il tessuto sociale e ambientale delle destinazioni piĂą ambite. C’è una comprensione crescente che l’overtourism non solo danneggia i luoghi ma anche chi li abita, portando a una qualitĂ di vita diminuita per i residenti.
Tuttavia, in un curioso rovesciamento di logica, lo stesso ambiente che ospita queste discussioni sull’overtourism può vedere, nello stesso giorno, dibattiti che promuovono l’immigrazionismo come un virus per infettare e abbattere le societĂ bianche.
Questo è il punto dove si manifesta una chiara dissociazione mentale: mentre da una parte si combatte l’overtourism per proteggere le comunitĂ locali, dall’altra si sostiene un’apertura senza limiti delle frontiere che porta a pressioni e danni infinitamente maggiori sui territori, sulle infrastrutture e sull’identitĂ .
L’immigrazione ha infatti implicazioni pratiche estremamente piĂą impattanti sulla vita quotidiana, sulla sicurezza, sull’economia, e sull’ambiente. Le critiche a questa politica includono l’aumento della competizione per le risorse, la pressione sul welfare state, e la erosione della coesione sociale. Il contrasto tra l’opposizione al sovraturismo e l’appoggio dell’immigrazione senza restrizioni evidenzia una discordanza che sembra ignorare le conseguenze di entrambi i fenomeni.
Questa apparentemente incoerente posizione della sinistra woke solleva domande importanti sulla coerenza ideologica e sulla valutazione delle politiche che promuovono. Se l’obiettivo è la protezione delle comunitĂ e la sostenibilitĂ , come può giustificarsi un approccio così selettivo ai problemi di afflusso di persone?
“… Nel mondo della sinistra woke… ”
Come si fa ad accostare nella stessa frase i termini “sinistra” e “woke”, dove “woke” si traduce con Wsvegliata o risvegliata”?
Sono un branco di scappati da casa che perdono le elezioni e poi fanno autocritica denunciando il fatto di essersi dimenticati delle periferie dove vive la gente normale, così per andare al potere possono solo barare in maniera sporca con complicitĂ degne di Satana…
State tranquilli, essere di sinistra è una malattia mentale che li porta a comportarsi così in tutti i paesi del mondo, la Cina non fa testo perchè hanno troppi soldi non nascosti…