Ricolfi affonda la sinistra: pensa solo a immigrati e pervertiti
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**La Sinistra: la Perversione Sostituisce la Giustizia Sociale**
Luca Ricolfi, con il suo articolo pubblicato il 30 ottobre 2024, “La sinistra scorda gli operai e abbraccia il sesso perverso”, solleva un punto critico che merita una riflessione approfondita. La sua analisi tocca un nervo scoperto della politica contemporanea: la trasformazione della sinistra da difensore dei diritti dei lavoratori e dell’eguaglianza economica a paladino esclusivo delle minoranze sessuali e dei migranti. Da Marx a Tampax.
Ricolfi parte dalla premessa che la sinistra, un tempo baluardo delle lotte per l’eguaglianza economica e sociale, sembra ora aver spostato il suo focus verso l’inclusione di minoranze sessuali e migranti, trascurando questioni fondamentali come il lavoro, la sanità, e l’alloggio. Questo spostamento ideologico verso l’inclusione ha portato alla luce una nuova gerarchia di priorità: dai diritti delle minoranze sessuali, raccolte sotto l’acronimo LGBTQIAPK+, alle battaglie per i diritti civili dei migranti.
Ricolfi critica aspramente come la sinistra, in questa sua nuova veste, abbia abbandonato le sue radici storiche per abbracciare una forma di inclusione che, secondo lui, non solo è limitata ma anche distorta. Parla di un’agenda politica che si è ridotta ad una sorta di “parata dei pervertiti”, dove i diritti delle minoranze sessuali diventano la priorità assoluta, a discapito delle lotte per il lavoro, la sanità pubblica, l’occupazione e la casa, problemi che toccano la vita quotidiana di milioni di persone.
Questa critica non è solo sullo spostamento delle priorità, ma anche sulla convenienza politica di tali scelte. Ricolfi sottolinea come sia infinitamente più semplice e meno costoso per la sinistra puntare su cause che richiedono cambiamenti sociali piuttosto che economici. La lotta per i diritti civili e l’inclusione di minoranze sessuali ha il vantaggio di essere meno onerosa dal punto di vista dei costi economici e politici, permettendo alla sinistra di mantenere un’immagine progressista senza affrontare le difficoltà di riformare sistemi economici o sociali profondamente ingiusti: la sinistra è finanziata da chi non vuole questi cambiamenti.
La sua osservazione sulla distinzione tra “migranti” e “immigrati” è illuminante. Il termine “migrante” evoca un’idea romantica di avventura e solidarietà, mentre “immigrato” richiama realtà più complesse e problematiche come l’integrazione e l’inclusione sociale. Questa terminologia riflette, secondo Ricolfi, un’ideologia che preferisce l’apparenza all’effettiva soluzione dei problemi.
La sinistra rischia di perdere – e ha già perso – il contatto con una base elettorale che vive problemi economici e sociali reali, alienando quei lavoratori e quei ceti medi che un tempo vedevano in essa un difensore naturale.
Qui Ricolfi non solo critica, ma anche avverte: la sinistra deve ripensare la sua strategia. L’inclusione non può e non deve venire a scapito dell’eguaglianza economica.
“… l’acronimo LGBTQIAPK+… ”
Io che rispetto l’ambiente li chiamo semplicemente “froci” e risparmio CO2 ed elettricità…