Casa gratis ai migranti e cultura rom a scuola: le follie del rapporto Ecri contro l’Italia
Il recente rapporto dell’Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza) ha suscitato un’ondata di indignazione in Italia. Tra le raccomandazioni del documento, spiccano proposte che sembrano più imposizioni che suggerimenti, come la concessione di case gratis ai migranti e l’insegnamento obbligatorio della cultura rom nelle scuole.
Il rapporto critica duramente le forze dell’ordine italiane, accusandole di razzismo e profilazione razziale. Ma non si ferma qui: l’Ecri raccomanda percorsi obbligatori nelle scuole, di ogni ordine e grado, sulla sensibilizzazione all’uguaglianza delle persone Lgbt. Inoltre, chiede di finanziare maggiormente i centri italiani Lgbtq, ampliando l’offerta attuale.
Un altro punto controverso riguarda l’insegnamento della cultura rom. Secondo l’Ecri, l’Italia non ha fatto abbastanza per bilanciare lo studio della storia ebraica con quella nomade. Il documento invita le autorità a colmare questo vuoto, magari con percorsi guidati nei campi rom, spesso noti per l’illegalità che vi regna.
Il rapporto parla anche della presenza di 500mila persone irregolari sul territorio italiano e raccomanda che i lavoratori migranti in situazione irregolare possano presentare denunce in materia di norme lavoristiche senza condividere i loro dati personali con le autorità per l’immigrazione. Inoltre, per chi è in possesso di protezione internazionale, l’Europa raccomanda di assicurare tempestivamente un alloggio indipendente, ignorando le difficoltà degli italiani in graduatoria da decenni.
Queste raccomandazioni hanno suscitato lo sdegno del governo italiano e dello stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il rapporto dell’Ecri sembra rappresentare un mondo all’insegna del politically correct che piace tanto alla sinistra, ma che ignora le reali esigenze e difficoltà del popolo italiano.
Io sono fascista e non ho problemi ad ammetterlo in pubblico solo per vedere le facce che fanno i presenti al momento della rivelazione. Sono fascista ma non sono nazista perchè sono due cose differenti e riesco a cogliere la matrice nazista che permea l’Unione Europea, con questi superfunzionari europei novelli Gauleiter del terzo millennio, rifiutandomi di prendere ordini da un tizio nato solo perchè al suo paesello suo padre non aveva più capre da fottere, per dirla elegantemente. Questa Europa “nazista” non a caso dichiara che Kiev “difende” i valori europei contro l’abominio russo ma quali sono i valori europei? Nel 1979, quando votai per il primo parlamento europeo, lo slogan era “uniti per la pace” e mi stava bene, oggi è “uniti nella diversità” perchè pretendono che tutti amino i froci e i baluba manco fossero eccellenze della società civile. E il barbaro Putin sbaglia a sostenere la famiglia formata da un padre maschile ed una madre femminile, circondati da figli messi al mondo da loro. Adesso ci vogliono rifilare pure gli zingari sostenendo che la loro merda non puzza? C’è solo una risposta per loro: pagherete caro, pagherete per tutto…