Solo in Italia i progressisti difendono l’invasione
A tifare invasione sono rimaste solo le toghe rosse e la sinistra nostrana, salvo poi lamentarsi che il governo rispedisce pochi migranti nei loro Paesi di origine. Un capolavoro di ipocrisia, un po’ come confezionare molotov proletarie con bottiglie di champagne millesimato o come fare i comunisti con un Rolex da trentamila euro al polso.
L’ultima ipocrisia ideologica del mondo progressista ha a che fare con l’immigrazione ed è un cortocircuito fenomenale. Tra le varie accuse rivolte alla maggioranza – dalla sempiterna e sempreverde deriva fascista fino al tradizionalissimo “piove governo ladro” ora tornato gretinamente di moda – se ne è aggiunta un’altra: “Il governo ha effettuato pochi rimpatri di migranti”. Non è uno scherzo. Ora, a parte i dati di fatto, cioè che i rimpatri nel 2024 sono aumentati del 16 per cento e gli sbarchi sono diminuiti del 61 per cento, stiamo parlando della stessa sinistra che definiva i migranti risorse (che poi se tali fossero non ci sarebbe da lamentarsi se nessuno li rimpatriasse), che da anni conduce una battaglia ferocissima contro i respingimenti alle frontiere, che tiene in fresco le bottiglie da sciabolare nell’ipotesi che Salvini venga condannato per sequestro di persona, che conduce una crociata quotidiana contro il modello Albania, che definisce lager i CPR, che denuncia financo in Europa la sacrosanta lista di “Paesi sicuri” redatta dal governo? Sono sempre loro? Sì. Si lamentano della presunta inefficacia delle leggi che loro stessi boicottano per via politica o per via giudiziaria. Anzi, la strategia è inversa: boicottano i provvedimenti per poi sostenere che non funzionano. Geniale.
Con l’aggravante che la sinistra italiana – da sempre appassionata alle mode del giorno prima – è rimasta l’unica in tutta Europa su posizioni smaccatamente immigrazioniste. La Germania del socialdemocratico Olaf Scholz ha annunciato un drastico giro di vite agli ingressi dei migranti, la Francia di Macron è sempre più rigida nella gestione dei flussi e il laburista Keir Starmer è addirittura venuto in Italia per farsi un “Erasmus” sul modello Albania. A tifare invasione sono rimaste solo le toghe rosse e la sinistra nostrana, salvo poi lamentarsi che il governo rispedisce pochi migranti nei loro Paesi di origine. Un capolavoro di ipocrisia, un po’ come confezionare molotov proletarie con bottiglie di champagne millesimato o come fare i comunisti con un Rolex da trentamila euro al polso.
Scusate la domanda ma che cosa è la sinistra, oggi, in Italia? Basta guardarli in faccia per capire che Cesare Lombroso aveva ragione, poi se sono malati di mente come i loro elettori saranno cazzi loro ma c’è un limite a tutto: fanno danni ma negano la colpevolezza… se gli piacciono i baluba che se li mettano in casa loro oppure che vadano in africa.