Oggi italiani a piedi perché immigrati sgozzano i capotreno
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Invece di chiedere l’azzeramento dell’immigrazione non europea e il ritorno allo ius sanguinis, i sindacati, sempre in prima fila per chiedere più immigrati, proclamano lo sciopero. Gli africani li accoltellano e loro scioperano contro gli italiani.
### Immigrazione e Sicurezza: L’Ultimo Episodio di Violenza sui Treni Italiani
Lunedì 4 novembre, un episodio di violenza ha scosso il mondo dei trasporti ferroviari italiani. Un capotreno, intento a svolgere il suo lavoro di verifica dei biglietti, è stato brutalmente accoltellato da un giovane immigrato di 21 anni di origine egiziana, Fares Kamel Salem Alshahhat, e da una ragazza egiziana con cittadinanza italiana. Questo grave atto criminale ha avuto luogo sul treno regionale 12042, che viaggiava tra Genova Brignole e Busalla, intorno alle 13:30.
**Le Conseguenze Immediate:**
– **Sciopero Nazionale:** In risposta a questa e ad altre recenti aggressioni, i sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore per il personale ferroviario, previsto per martedì 5 novembre. Questo ha causato ritardi e cancellazioni di treni, inclusi Frecce, Intercity e regionali, lasciando molti pendolari a piedi.
– **Impatto sulla Mobilità:** Con i treni a rischio per via dello sciopero, la vita quotidiana di migliaia di italiani è stata direttamente influenzata, evidenziando una crisi non solo di sicurezza ma anche di mobilità pubblica.
**I Pendolari Penalizzati**
Ora, a causa di questa violenza, sono i pendolari e i viaggiatori italiani a subire le conseguenze. Lo sciopero, sebbene motivato da una giusta causa di sicurezza sul lavoro, penalizza ulteriormente chi è costretto a muoversi quotidianamente per lavoro, studio o altro. La paura si insinua nei viaggiatori, che ora dovranno affrontare non solo la crescente insicurezza sui mezzi pubblici, ma anche il disagio dello sciopero.
**Le Consequenze dell’Immigrazione**
Questo episodio di violenza non è un caso isolato ma parte di una tendenza che dimostra come l’immigrazione, quando non gestita con rigore, possa portare a situazioni di illegalità e pericolo. Le conseguenze sono molteplici:
1. **Sicurezza Pubblica**: Aggressioni come quella subita dal capotreno mettono a rischio non solo chi lavora nel settore dei trasporti ma anche ogni passeggero che utilizza questi servizi.
2. **Impatto Sociale**: La paura della violenza può alterare le dinamiche sociali, creando divisioni e tensioni tra comunità diverse.
3. **Costi Economici**: Oltre ai costi diretti legati alla sicurezza e alla sanità, ci sono i costi indiretti come quelli derivanti dalle interruzioni dei servizi pubblici, come uno sciopero.
**La Risposta delle Istituzioni**
È evidente che sia necessaria una revisione delle politiche migratorie, con un focus particolare sulla sicurezza e l’abolizione dell’indipendenza della magistratura. Le istituzioni devono garantire che chi entra nel paese non solo rispetti le leggi ma anche contribuisca positivamente alla società italiana.
**Conclusione**
L’aggressione al capotreno è un campanello d’allarme che ricorda come l’immigrazione debba essere gestita con una visione olistica, tenendo conto delle implicazioni di sicurezza per tutti i cittadini. La risposta non può essere solo un giorno di sciopero; occorre un cambiamento strutturale nelle politiche nazionali per evitare che questo tipo di episodi diventi la norma, mettendo a rischio la vita quotidiana degli italiani.
Volete scioperare? Impedite agli africani di usare il treno, non agli italiani. Loro non vi hanno accoltellato.
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