Il capotreno accoltellato dai nordafricani egiziani: “Grazie, ma ho ancora tanta paura”
Un episodio di violenza inaudita ha scosso la stazione di Genova Rivarolo. Poco dopo le 13, un capotreno delle Ferrovie dello Stato è stato accoltellato su un treno regionale diretto a Busalla durante la verifica dei biglietti. L’uomo, di circa 40 anni, è stato aggredito da due persone di origine nordafricana, probabilmente prive del titolo di viaggio.
Il capotreno, Rosario Ventura, ha raccontato la brutale aggressione: “Ho ricevuto una pugnalata dietro, alla scapola, e nell’avambraccio ho quattro buchi”. Soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale Villa Scassi di Genova, Ventura è fuori pericolo ma la preoccupazione è ancora palpabile.
I responsabili dell’aggressione, un 21enne egiziano e una ragazza egiziana con cittadinanza italiana di 16 anni, sono stati fermati dai carabinieri. Entrambi dovranno rispondere di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
La moglie di Ventura, Daniela, ha espresso la sua angoscia sui social media: “La violenza deve finire. Non avrei mai pensato che essere la moglie di un capotreno fosse così a tratti pieno di palpitazioni. Vedere quella foto di lui a terra è stato devastante per me e i miei bambini”.
È inaccettabile che le toghe continuino a liberare delinquenti che mettono in pericolo la vita dei cittadini. È ora che la magistratura intervenga per garantire la sicurezza e la giustizia, senza cedere a pressioni ideologiche che minano la sovranità del nostro paese.
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