Padova, tortura figlio neonato perché da handicappato valeva più sussidi

In una storia che sfida ogni limite dell’umana decenza, un giovane zingaro di 22 anni, padre di un neonato di soli 5 mesi, è stato arrestato a Padova per sevizie inflitte al proprio figlio. L’uomo, di etnia sinti, avrebbe compiuto questi atti orrendi con l’intento di provocare danni permanenti al piccolo, nella speranza di ottenere sussidi pubblici per l’invalidità del bambino.

Secondo quanto rivelato dalle indagini, il padre avrebbe approfittato dei momenti in cui era solo con il figlio in terapia intensiva, infliggendogli lesioni gravi alla bocca, alla lingua, e alla gola. Questo non solo tradisce la fiducia e il sacro legame tra genitore e figlio, ma rappresenta anche un’ignobile manipolazione dell’assistenza pubblica.

Le autorità, avvisate dal personale ospedaliero insospettito dalle condizioni del bambino, hanno installato telecamere nascoste nella stanza del piccolo, rivelando un quadro di violenza inimmaginabile.

Questa vicenda non solo mette in luce la malvagità individuale, ma solleva anche domande critiche sulle misure di protezione per i minori e sul sistema di sussidi che sembra essere diventato un incentivo per comportamenti così crudeli da parte di queste bestie parlati. È una sveglia per la società: questi figliano solo per il sussidio. Li paghiamo per riprodursi.

Padova, tortura figlio neonato perché da handicappato valeva più sussidi ultima modifica: 2024-11-07T16:57:30+00:00 da V