Salvini: mandiamo i clandestini a casa delle toghe rosse
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“Smontano le leggi e fanno politica”. Salvini attacca le toghe pro-migranti
Il vicepremier Matteo Salvini è tornato a criticare l’atteggiamento di alcuni giudici, accusandoli di fare politica invece di applicare le leggi. Durante un evento elettorale a Bologna, Salvini ha dichiarato: “Non possiamo essere l’unico Paese europeo che non può espellere la gente. Se anche a Bologna, come in altri tribunali, i giudici, invece di fare politica, applicassero le leggi, ci darebbero una mano per rendere le città più sicure”.
Il riferimento del leader leghista è alla decisione del tribunale di Bologna di rinviare alla Corte di giustizia dell’Unione europea il decreto Paesi sicuri, nell’ambito di un ricorso promosso da un cittadino del Bangladesh che aveva richiesto la protezione internazionale. Salvini ha sottolineato che il problema non è lo scontro tra politica e magistratura, ma l’applicazione delle leggi approvate dal governo e dal Parlamento.
Salvini ha affermato: “Approviamo delle leggi per semplificare e accelerare l’espulsione degli immigrati irregolari. Se c’è qualche giudice a Bologna, a Palermo, a Milano o a Roma che smonta le leggi approvate da governo e Parlamento perché dice ‘non puoi espellere un egiziano, un tunisino o un bengalese’, li ospitassero a casa loro, detta molto banalmente”.
Il vicepremier ha anche criticato i giudici che, a suo dire, smontano le leggi approvate dal governo: “Se qualcuno, invece di essere in tribunale, si sente nella sede di Rifondazione comunista, si tolga la toga, si candidi alle elezioni e faccia politica. Non possono esserci giudici che smontano la sera quello che altri fanno la mattina”.
Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni contrastanti. Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), ha risposto affermando che i magistrati fanno il proprio mestiere e che non c’è nessuna invasione di campo da parte della magistratura. Santalucia ha ribadito che i giudici esercitano il loro ruolo in un sistema normativo complesso e devono essere rispettati per quello che fanno.
Fonti: Il Giornale, LaPresse, ANSA.
Ci sarebbe una cosa che non capisco: la giustizia italiana è nota per i tempi biblici con cui conclude i processi però questi magistrati trovano sempre il tempo per farsi i cazzi loro a scapito degli altri…