Toghe rosse vogliono un’Italia senza frontiere
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Ancora l’errore di chiedere ad altri giudici di dire che quelli prima avevano sbagliato vietando l’espulsione dei clandestini verso i ‘paesi sicuri’. Serve un totale rovesciamento del sistema: il sistema giudiziario non deve mettere bocca su clandestini e rimpatri. Il procedimento deve essere affidato completamente ai militari e deve essere sottratto all’ambito civile.
Accordo Quinquennale per il Trasferimento di Migranti in Albania
L’accordo quinquennale che consente il trasferimento in Albania all’hotspot di Gjader dei migranti irregolari maschi, sani e maggiorenni soccorsi in mare dalle navi militari e provenienti dai “Paesi sicuri” è al nuovo banco di prova. Ieri mattina alle 6.45, la nave militare Libra è arrivata al porto di Shengjin con otto immigrati (sei egiziani e due bengalesi). Dopo i controlli medici, uno è risultato “vulnerabile” e sarà riportato in Italia, mentre gli altri saranno trasferiti nel centro di detenzione, in attesa di sapere se hanno diritto all’asilo o se dovranno essere rimpatriati con una procedura d’urgenza.
Entrambi i Paesi di provenienza non sono stati considerati “sicuri” dalle sezioni Immigrazione nella valutazione del loro status (vedi Roma e Catania). Altri giudici hanno chiesto il parere della Corte di giustizia Ue, che lo scorso 4 ottobre ha definito il concetto di “Paese sicuro”, non l’ambito discrezionale in cui il giudice può muoversi. Vedremo cosa succederà agli otto migranti.
“L’Egitto è un Paese sicuro perché è stato previsto dal legislatore, secondo quei parametri che stanno dietro a quel tipo di valutazione”, sottolinea il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che poi ribadisce: “Noi non siamo d’accordo su queste pronunzie, le abbiamo impugnate e ne faremo altre di impugnative. Aspiriamo ad ottenere in sede giudiziaria la conformità dei nostri convincimenti. Legittimo avere opinioni diverse in termini di applicazione della legge ma siamo convinti sia conforme al diritto Ue”.
Mentre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro è sicuro che dietro le sentenze svuota Cpr in Albania ci sia “un pregiudizio politico della magistratura contro il governo Meloni. Se vogliono un mondo senza confini – dice l’esponente Fdi al Salone della Giustizia di Roma – si candidino e facciano un bel partito”.
ci vuole un governo non quattro mammolette che hanno paura di perdere il loro lauto ed immeritato e pantagruelico stipendio
si ricorda che molte egizianE, e non solo, con la scusa che hanno i mariti che lavorano, sempre se non spacciano, in italia, vanno a partorire GRATIS a milano, una settimana prima prendono il volo si fanno ricoverare, dopo il parto fatto GRATIS, ritornano in egitto
E tutti i governi di merda sin qui avuti, questo compreso, non fanno nulla, si preoccupano di dare armi al pedofilo cocainomane che sara’ ammazzato dagli stessi ukraini per aver fatto distruggere per niente il granaio del mondo e sto governo di analfabeti non fa nulla, poi ci rompe i coglioni con le tasse perche’ tutte le regioni hanno deficit sanitari ultra milionari
di questo si deve preoccupare il governo , non di 4 negri che vanno respinti a calci in culo appena si presentano, i loro diritti se li facessero riconoscere a casa loro, perchè riconoscere i loro diritti significa perdere i nostri
a proposito chiedete al capotreno accoltellato dalla bestia egiziana, se ste bestie portano sicurezza o delinquenza in italia?
se l italia è sicura perche’ i soliti magistrati comunisti chiedono le scorte?
Col senno di poi andavano espulsi i magistrati…