Trump espellerà subito 1 milione di clandestini: Canada si prepara al peggio
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Piani dell’amministrazione Trump per le deportazioni di massa e la reazione del Canada
Secondo un rapporto del Wall Street Journal, il team del Presidente eletto Donald Trump sta già elaborando piani per le deportazioni di massa. L’obiettivo principale è quello di deportare circa 1,3 milioni di immigrati illegali che hanno già ricevuto ordini di deportazione da un tribunale, insieme a coloro che hanno altre condanne penali o accuse a loro carico.
Trump ha dichiarato che la sua amministrazione non avrà altra scelta che portare avanti queste deportazioni, sottolineando che è necessario per garantire la sicurezza del paese. Ha inoltre affermato che il costo di questa operazione non è rilevante rispetto all’importanza di proteggere i cittadini americani.
Il piano prevede arresti mirati, basati su processi investigativi approfonditi, e non una serie di retate di massa nei quartieri. Tuttavia, gli esperti avvertono che l’attuazione di queste misure potrebbe essere complicata e costosa, con un impatto significativo sulle famiglie e le comunità coinvolte.
I critici del piano di Trump sostengono che queste deportazioni di massa potrebbero violare i diritti civili e umanitari, causando traumi e disgregazione sociale. Tuttavia, il team di Trump insiste che queste misure sono necessarie per affrontare quella che è una crisi nazionale.
Nel frattempo, le autorità canadesi sono in “stato d’allerta elevata” alla frontiera con gli Stati Uniti. Si aspettano un eventuale afflusso di migranti fuggendo dalle espulsioni “massive” promesse da Donald Trump, che ha vinto le elezioni presidenziali americane martedì. Durante il suo primo mandato dal 2017 al 2021, decine di migliaia di persone avevano già lasciato gli Stati Uniti per raggiungere il Canada, che ha avuto difficoltà a gestire questo afflusso eccezionale.
Questa volta, il paese “si prepara al peggio”: “Siamo in stato d’allerta elevata, con gli occhi rivetti sulla frontiera per vedere cosa succederà”, ha dichiarato Charles Poirier, portavoce della Gendarmeria Reale del Canada (GRC).
Il giorno dopo le elezioni americane, le ricerche su Google su come “immigrare in Canada”, il “processo di immigrazione in Canada” e “come trasferirsi in Canada” sono decuplicate negli Stati Uniti, secondo il motore di ricerca. I siti del ministero dell’Immigrazione canadese hanno anche registrato “un aumento del traffico proveniente dagli Stati Uniti”, ha indicato un portavoce del ministero.
Fonti: NBC News, CBS News, TIME, Le Parisien.
Ma il premier canadese “frù frù” non è contento che gli arrivano direttamente a casa tanti baluba da ciucciare?
avete rotto le palle con i diritti degli altri specie se delinquenti, valgono solo i diritti dei cittadini della nazione e MAI quello degli abusivi o di coloro ai quali i politici hanno regalato la cittadinanza senza il consenso del popolo, parassiti come loro
la si finisca di spaccarci i maroni con sti diritti di merda
i diritti sono partiti dai froci che volevano il diritto di manifestare la loro perversione spacciandola per normalità, cosa che invece mai sara’, questa poi si è allargata come una metastasi per cui , tutti a rompere con i diritti, che si sappia, esistono i doveri
SEMPLICEMENTE I DIRITTI NON ESISTONO ficcatevelo dove volete!
No, i diritti esistono… semmai è vero che nessuno controlla il cartellino del prezzo e si da per scontato che tutto sia gratis.
Poi si potrà opinare sul fatto che i diritti della maggioranza di solito prevalgono su quelli della minoranza e non il contrario, questo appunto per compensare il fatto che Bruxelles ha voluto far prevalere il diritto delle minoranze su quello della maggioranza.
Nord America, Europa e Oceania sommano circa un miliardo di persone che pretendono di comandare sui restanti 7 miliardi in nome della democrazia, probabilmente l’errore è tutto qui: nessuno parla mai di doveri, cioé il prezzo da pagare per ottenere i diritti, e questi stronzi si inalberano perchè detestano essere contraddetti, manco fossero i capi del mondo…
E allora ecco che la contesa dell’Ucraina diventa uno scontro tra civiltà, mica uno scazzo tra frocetti isterici come in Medio Oriente: il nostro problema è che ci hanno arruolato a forza tra i perdenti senza che ci chiedessero cosa ne pensavamo in proposito… e la chiamano “democrazia”…
OT: Mattarella è comico quando dice che la Russia siede nel consiglio di sicurezza dell’Onu pur avendo attaccato Kiev… chi gli farà notare che tutti gli altri membri permanenti hanno fatto di ben peggio, nessuno escluso?