Bologna, il sindaco Lepore vede le camicie nere invece degli spacciatori neri
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Delirio del sindaco Pd di Bologna contro i cittadini che hanno manifestato contro lo spaccio e sono stati aggrediti dai simpatizzanti del sindaco: ”Dal governo 300 camicie nere”.
**Il Sindaco di Bologna e la Promozione del Caos?**
Il sindaco di Bologna, il Pd Matteo Lepore, dimostra una preoccupante tendenza ad attaccare il movimento dei patrioti, che ha organizzato una manifestazione pacifica contro lo spaccio di droga nel parco della Montagnola, invece di concentrare i suoi sforzi contro gli estremisti di sinistra, responsabili ieri di disordini e violenze contro passanti e forze dell’ordine.
Bologna:
Ieri un nutrito gruppo di codardi comunisti ha accerchiato un passante che si trovava con la moglie, pestandolo senza motivo.
Il Ministro Salvini ha ragione, i centri sociali vanno chiusi, l’odio rosso in strada va fermato. pic.twitter.com/8S1DymK5h6
— Francesco 🇮🇹 (@SaP011) November 10, 2024
In una dichiarazione che ha lasciato molti cittadini perplessi, Lepore ha dichiarato: “Patrioti di Casapound tra arrivo ministri e premier, non andava gestita così”. Questa affermazione non solo manca di riconoscere il vero problema, ma rappresenta un attacco frontale e ingiustificato contro cittadini che esercitano un diritto costituzionale, quello di manifestare pacificamente per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Il sindaco di Bologna @matteolepore: “Il governo ci ha mandato le camicie nere”
Sta giustificando la guerriglia urbana e la violenza contro le Forze dell’ordine degli antifascisti dei centri sociali? pic.twitter.com/F5MHsa1OF7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 10, 2024
Sotto la gestione del Pd, il parco della Montagnola si è trasformato in una zona dove la sicurezza è diventata un miraggio. La preoccupazione per la presenza dei “Patrioti” e di Casapound, che hanno avuto il coraggio di sollevare questioni di degrado e sicurezza, sembra essere una distrazione intenzionale dai veri problemi della città. Questi gruppi hanno semplicemente cercato di portare l’attenzione su un fenomeno che ha reso il parco una no go zone, dove la paura di subire aggressioni o di essere vittime del crimine è diventata una realtà quotidiana per molti bolognesi.
Il sindaco, invece di sostenere l’iniziativa dei cittadini nel voler riprendere il controllo del loro spazio pubblico, ha preferito attaccare chi manifesta contro il degrado definendo manifestanti pacifici “camicie nere”. Questa azione non solo dimostra una mancata comprensione delle priorità dei suoi elettori, ma anche un apparente disinteresse per la sicurezza pubblica, favorendo un clima di impunità per gli estremisti di sinistra e gli spacciatori africani.
È evidente che il sindaco di Bologna deve urgentemente rivalutare le sue priorità. Difendere la città da chi la vuole trasformare in un campo di battaglia ideologica è fondamentale, ma Lepore sembra più preoccupato di criticare chi cerca di mantenere l’ordine. Bologna merita un sindaco che difenda tutti i suoi cittadini, non solo quelli che si allineano con i suoi capricci politici.
In conclusione, è ora di chiedere al sindaco di Bologna di concentrarsi su ciò che è veramente importante: la sicurezza e il benessere dei suoi cittadini, non la censura delle voci pacifiche e la protezione di chi pesta passanti e poliziotti.
i pdidioti sono distopici mentali, quello che fanno loro è sempre giusto, fatto bene, lecito e democratico, se poi uno manifesta e non la pensa come loro, allora gli altri sono tutti fascisti, sono solo dei gran coglioni con cui non è possibile parlare
Non vedono in che fogna hanno ridotto le citta che governano, in particolare bologna, una volta in piazza verdi c erano drogati che non ti venivano a spaccare i maroni eri tu che ti avvicinavi e chiedevi la droga, invece adesso in ogni angolo ci sono spacciatori che fanno a gara a vendere droghe, in effetti fanno bene solo un povero pirla comunista si droga ancora!
Tipico dei sinistri, sono ossessionati dal fascismo quando intorno e’ degrado e violenza.
sono ossessionati dal fascismo soprattutto quando non hanno argomenti
Diceva Ennio Flaiano: “i fascisti oggi si dividono in fascisti e antifascisti… ”
Oggi gli stronzetti si fanno chiamare “antifa” che è solamente il diminutivo di “anti fatica”, mai che facciano nulla di costruttivo nella loro vita…