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E’ tornato Radiosboro.

**L’Allarme Educativo: Un’Offensiva Ideologica nelle Scuole Italiane**

Si sta profilando un’offensiva ideologica senza precedenti nelle scuole italiane, e tutto ciò sotto il pretesto di onorare la memoria di Giulia Cecchettin. Gino Cecchettin, sfruttando il dolore per la perdita della figlia, propone un’ora di educazione all’affettività che, sotto la facciata di un nobile intento, nasconde un piano per indottrinare i giovani maschi a rinnegare la propria mascolinità.

Questa iniziativa non è semplicemente educazione; è un pericoloso lavaggio del cervello. Si vuole imporre ai nostri ragazzi un modello di comportamento che nega la loro natura, che li costringe a conformarsi a stereotipi di genere che non riflettono la realtà o l’identità maschile. Non è un’educazione al rispetto e all’uguaglianza, ma una guerra dichiarata all’identità di genere tradizionale.

L’idea che per prevenire la violenza si debba modificare la percezione del proprio genere è allarmante. Questa non è prevenzione; è manipolazione. L’uso della tragedia di Giulia come scusa per avanzare un’agenda politica o ideologica è non solo cinico, ma anche profondamente sbagliato. Stiamo parlando di un’educazione mascherata da indottrinamento che mira a plasmare le nuove generazioni secondo una visione del mondo che non rispetta la diversità naturale delle identità sessuali.

Dobbiamo alzare la voce contro questo tentativo di sovvertire l’educazione con la propaganda. Le scuole dovrebbero essere luoghi di apprendimento, non campi di battaglia ideologica. Dove si insegna e non si educa. L’educazione spetta alle famiglie non a burocrati rossi.