Cinema vietato al film sulla Segre per paura dei migranti islamici
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Per una paladina dell’Italia senza frontiere deve essere uno choc scoprire il danno che hanno fatto quelli come lei all’Italia.
Paura dei migranti islamici: cinema di Milano rifiuta la proiezione del film su Liliana Segre
Un cinema di Milano ha rifiutato di proiettare il film “Liliana”, dedicato alla senatrice a vita Liliana Segre, a causa della paura dei migranti islamici. “Non possiamo darvi il cinema, abbiamo paura” è quanto il cinema ha spiegato al regista Ruggero Gabbai riguardo alla prossima proiezione del film, la cui anteprima milanese si è tenuta questa sera al teatro Dal Verme.
Il regista Ruggero Gabbai ha spiegato le ragioni per cui ha deciso di raccontare la storia di Liliana Segre, sottolineando l’importanza di preservare la memoria storica e di combattere contro l’antisemitismo e l’ignoranza.
Durante l’anteprima, Liliana Segre ha espresso il suo shock per il vandalismo subito dal murale che la ritraeva insieme a Sami Modiano. “Mi hanno tolto il volto, l’identità. Mi hanno lasciato il numero. Saranno così intelligenti?” ha commentato Segre, evidenziando il dolore e la frustrazione provati.
Il murale è stato vandalizzato a poche ore dalla sua creazione. L’opera, situata tra via Andrea Doria e piazzale Loreto a Milano, rappresentava un monito contro l’antisemitismo che non deve essere piaciuto ai migranti islamici, notoriamente iconclasti.
No, sono stati gli agenti segreti di Putin, quelli che avevano disegnato le spastiche sui muri di Parigi un mese fa per colpire la demoKazzia: l’aveva spiegato Micron e lui dice solo la verità…
Mi dispiace da una parte e sono felice dall’altra