L’Assalto delle Toghe Rosse: Italia ostaggio dell’Estrema Sinistra
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**L’Assalto delle Toghe Rosse: Quando la Giustizia Diventa Ideologia**
Negli ultimi tempi, l’Italia ha assistito a una serie di decisioni giudiziarie che sollevano profonde preoccupazioni riguardo all’integrità e all’imparzialità del sistema giuridico. Queste decisioni, spesso etichettate come opera delle “toghe rosse”, non solo sfidano il senso comune ma minano anche la sovranità nazionale e la sicurezza dei cittadini italiani.
Recentemente, Elon Musk ha espresso il suo sdegno su X contro i giudici romani che hanno sospeso i trattenimenti dei migranti trasferiti dall’Italia all’hotspot albanese di Gjader. Musk ha dichiaramente affermato: “Questi giudici devono andarsene”, mettendo in evidenza un problema che molti italiani sentono essere ormai endemico. Le toghe rosse, giudici noti per la loro tendenza a favore delle politiche migratorie permissive, sembrano più interessati a seguire un’agenda politica che a rispettare la legge.
Le toghe rosse stanno riportando i clandestini in Italia, ignorando chiaramente le direttive nazionali e talvolta persino assoggettandole alle normative dell’Unione Europea. Questa deriva verso una sovversione della legge è vista da molti come un tentativo di conformarsi a una sorta di dittatura etica imposta dall’UE, dimenticando il ruolo primario dello Stato italiano di proteggere i propri confini e cittadini.
È emerso anche un inquietante scenario finanziario: George Soros finanzia i ricorsi dei clandestini tramite l’associazione degli avvocati che spesso collabora con i giudici di questa corrente ideologica. Per i partiti finanziati da Soros, l’intervento di una figura come Musk è visto come un’interferenza esterna, ma i fondi provenienti da Soros non sembrano sollevare preoccupazioni: perché finanzia anche loro? Questa ipocrisia è sintomatica di un sistema dove le ideologie prevalgono sulla giustizia.
Inoltre, le decisioni recenti hanno anche implicazioni economiche pesanti per l’Italia. Ad esempio, sempre grazie a deliranti sentenze delle toghe, i clandestini devono essere curati gratuitamente dal sistema sanitario italiano. Questo non solo mette a dura prova le risorse nazionali ma crea anche un precedente pericoloso, dove il welfare statale viene esteso a chi non ha diritto legale a tali benefici.
Non meno grave è la questione della sicurezza pubblica. I recenti episodi di violenza, come gli accoltellamenti ai danni delle forze dell’ordine, sono spesso associati a individui di cui le toghe rosse hanno permesso il rilascio. Questi eventi sollevano un interrogativo cruciale: fino a quando la società italiana dovrà sopportare le conseguenze di tali decisioni giudiziarie? È tempo che i giudici responsabili di queste follie ideologiche vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Infine, il silenzio assordante del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in qualità di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è particolarmente allarmante. Mattarella dovrebbe garantire che la giustizia sia amministrata in maniera imparziale e conforme alla legge, ma la sua assenza di intervento in queste materie è interpretata come un tacito assenso a questa deriva eversiva.
In conclusione, è imperativo che l’Italia si ridesti da questo torpore giuridico. Le toghe rosse, con la loro ideologia che spesso sembra sovrapporsi alla legge, devono essere rimosse dai loro incarichi. Solo attraverso un rinnovamento radicale del sistema giudiziario si potrà garantire che la giustizia torni a essere cieca e imparziale, servendo non solo i diritti degli invasori ma la sicurezza e la sovranità del nostro Paese.
Nessun altro si è accorto che questi “fenomeni estremi” della magistratura di sinistra sono nati dopo la scomparsa delle BR?
Di solito a pensar male la si azzecca in pieno…